“Meloni, Nordio, Piantedosi e Mantovano stanno cercando di eludere le proprie responsabilità, cercando rifugio dietro la linea dell’avvocato e presidente della commissione giustizia del Senato, Bongiorno, che ha imposto loro il silenzio”. Così dice il vicepresidente del gruppo del Pd della Camera, Toni Ricciardi. “Accettare questo bavaglio – prosegue – è un chiaro segno di mancanza di rispetto per il ruolo e la funzione del Parlamento e per l’obbligo di chiarezza davanti ai cittadini. E oggi, è ancora più grave che la questione Almastri venga derubricata a un semplice punto tra i numerosi temi previsti per la prossima audizione del ministro Tajani alle Camere”.
La vicenda sta monopolizzando il dibattito politico: a parte il merito della questione, a Meloni si rimproverano di usare il megafono social saltando a pié pari l’interlocuzione parlamentare per sottrarsi al controllo democratico.
Intervengono il ministro degli Esteri e il presidente del Senato. Entrambi circoscrivono il poligono, individuano un nemico, Tajani nella Corte internazionale, per La Russa nell’estensore dell’esposto in Procura, l’avvocato Li Gotti.
Tajani vorrebbe “chiedere alla Corte penale internazionale perché non ha chiesto alla Germania di fermare Almasri, visto che girava per l’Europa indisturbato. Guarda caso, quando è arrivata in Italia c’è stata una richiesta, e fatta male”.
Interpellato, l’avvocato Li Gotti mostra di non tenere in troppa considerazione le parole di La Russa. “Non dedico un secondo a quanto La Russa ha detto. Sono stato per oltre venti anni sotto minaccia di Totò Riina che voleva la mia morte, figuriamoci se mi preoccupo di queste parole anche se arrivano dalla seconda carica dello Stato. Per me sono qualificabili a livello di un fiato”.
Intanto, il pm Lo Voi sembra oggetto di particolari attenzioni, non esattamente gradite. Un documento dell’Aisi depositato agli atti di un procedimento potrebbe esporre il procuratore di Roma, Francesco Lo Voi, al rischio dell’apertura di una pratica di trasferimento per incompatibilità ambientale da parte del Csm, anche dopo il clima di tensione che si à creato in questi giorni per la vicenda Almasri.
Nel fascicolo in questione, a carico di alcuni giornalisti per rivelazione di segreto, nato per l’esposto fatto dal capo di gabinetto Gaetano Caputi, sarebbe infatti stato inserito un documento classificato come ‘riservato’ che invece sarebbe stato messo a disposizione delle parti. Sulla vicenda non si può escludere al momento anche l’ipotesi di un esposto da parte del governo o di richieste avanzate allo stesso Csm.