Torto (M5s): "Caro bollette, Giorgetti si sveglia tardi e trova solo 3 miliardi per sei mesi. La Meloni è ancora in dormiveglia" (Giorgetti e la Meloni nella foto Ansa)
La capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione bilancio della Camera Daniela Torto commenta in una nota la decisione della premier Meloni di rinviare il decreto contro i rincari dell’energia: “Già il ministro Giorgetti aveva fatto finta di svegliarsi tardi, annunciando nei giorni scorsi in Parlamento un decreto contro i rincari dell’energia, ormai fuori tempo massimo. La premier Meloni, dal canto suo, è ancora in dormiveglia, decidendo di rinviare il ‘decretino’, che nelle intenzioni muoverebbe solo 3 miliardi per soli sei mesi, a data da destinarsi, forse alla fine della settimana. Accogliamo l’iniziativa della Presidente del consiglio con un caloroso ‘ben alzata, buongiorno!'”.
Prosegue la Torto: “Peccato che i buoi siano già tutti scappati dal recinto e peccato che la Meloni non si sia accorta dei tagli delle Leggi di bilancio di Giorgetti; della fallimentare operazione abbassamento del cuneo fiscale, che quest’anno toglie soldi alle buste paga dei lavoratori dipendenti invece di aiutarli contro i rincari dell’energia; dei tagli a Transizione 4.0, sostituita con la fallimentare Transizione 5.0 che sta affossando la produzione industriale italiana e gli investimenti in risparmio energetico, che sarebbero a maggior ragione indispensabili a fronteggiare gli attuali aumenti dei costi dell’energia; dei tagli agli enti locali; dei tagli plurimiliardari al fondo per l’automotive; dei tagli al Fondo di sviluppo e coesione, con risorse sottratte al Sud e usate come un bancomat per qualunque iniziativa, anche capricci di singoli ministri”.
La capogruppo M5s in Commissione bilancio della Camera conclude: “La verità è che Meloni rinvia l’approvazione del decreto non per aiutare davvero o potenziare davvero gli aiuti a lavoratori e imprese, ma solo per provare a indorare una pillola che per gli italiani è ormai amara da più di due anni, ovvero da quando lei è al Governo”.