“Nel discorso di commiato nel 1961 Dwight Eisenhower mise in guardia sullo strapotere del complesso militare-industriale. Oggi si dovrebbe dire la stessa cosa se i giganti della rete si spingono ad esercitare funzioni sostitutive degli Stati”. Lo dice, intervistato dalla Stampa, l’ex ministro Giulio Tremonti. Che poi aggiunge: “C’è il rischio di un autoritarismo senza garanzie. Nel 2022, citando proprio Eisenhower, scrissi che poteva venire il momento di iniziare ad applicare le regole antitrust”.
“Non ho la sfera di cristallo – sottolinea -. Vedo solo il programma di Donald Trump e la tragica condizione dell’Europa”. Che differenza c’è fra il primo Trump e quello di oggi? “L’America sarà una potenza globale ma non più globalista – risponde -. La fine di una lunga stagione di filosofia politica e morale”. Quanto all’Ue dice: “L’Europa – lo dico da anni – è il continente più bloccato e regolato del mondo” e aggiunge: “Finché non si capisce che il problema in Europa è l’iper-regolazione, non c’è speranza di cambiare le cose”.