Donald Trump sembra voler fare sul serio riguardo alla Groenlandia. Una telefonata, inizialmente pensata per essere “distensiva”, che il presidente Usa ha avuto con la premier danese Mette Frederiksen, si è trasformata in una vera e propria telefonata di fuoco.
A raccontarlo è il Financial Times, che ha ottenuto l’informazione da alcuni funzionari europei. La telefonata è avvenuta la settimana scorsa. Trump ha ribadito alla premier danese la sua intenzione di appropriarsi della Groenlandia, territorio danese autonomo. La premier danese ha tuttavia ribadito che “non è in vendita”. La conversazione, durata 45 minuti, è stata definita “infuocata” e addirittura “orrenda”. Trump si sarebbe posto in modo “aggressivo e polemico”, scrive il Financial Times, nonostante l’offerta di Frederiksen di una maggiore cooperazione sulle basi militari e sullo sfruttamento delle risorse minerarie della grande isola artica controllata da Copenaghen.
Sia gli Stati Uniti che la Danimarca fanno parte della Nato. Cosa succederebbe se Trump decidesse di usare la forza per realizzare la sua idea di prendersi la Groenlandia? Già durante la campagna elettorale, il 47º presidente degli Stati Uniti, conversando con i giornalisti nello Studio Ovale, aveva descritto l’isola a statuto speciale, che fa comunque parte del Regno di Danimarca, come “un posto meraviglioso” che serve agli Usa “per la sicurezza internazionale”.