Donald Trump è stato nuovamente accusato di molestie sessuali. L’ex modella Stacey Williams, che oggi ha 56 anni, ha raccontato di essere stata vittima di palpeggiamenti non consensuali da parte di Trump nel 1993, all’interno della Trump Tower di New York. Williams ha descritto l’episodio come parte di un “gioco perverso” orchestrato da Trump in complicità con Jeffrey Epstein, imprenditore condannato per abusi sessuali e traffico di minori.
Stacey Williams, nota per il suo lavoro come modella negli anni ’90, ha spiegato che conobbe Trump proprio grazie a Epstein, con cui all’epoca aveva una relazione. Durante una delle loro uscite, Epstein avrebbe proposto di fermarsi alla Trump Tower per fare visita a Trump, che era un caro amico dell’imprenditore. Una volta arrivati, secondo il racconto di Williams, Trump l’avrebbe subito tirata a sé, iniziando a palpeggiarla in modo aggressivo.
Il racconto delle molestie
Stando alla testimonianza dell’ex modella, l’incidente avvenne pochi istanti dopo il loro arrivo alla Trump Tower. Trump l’avrebbe toccata con insistenza, concentrandosi sul seno e sui glutei. Williams ha raccontato di essersi sentita immobilizzata dalla situazione, incapace di reagire, mentre i due uomini si scambiavano sorrisi che a suo avviso mostravano una complicità premeditata. Questo, ha detto la donna, le fece pensare che tutto fosse stato orchestrato come parte di un “gioco perverso” tra Trump ed Epstein.
Pochi giorni dopo l’episodio, Williams ricevette da Trump una cartolina con la vista dall’alto del suo resort di Mar-a-Lago, in Florida. Sul retro c’era una frase scritta da Trump: “Stacey, la tua casa lontano da casa. Con affetto, Donald”. L’ex modella ha descritto questo gesto come un tentativo di minimizzare quanto accaduto e di normalizzare il comportamento inappropriato.
Le conseguenze delle accuse
Williams aveva già parlato in passato dell’incidente sui social media, ma ora ha scelto di ricostruire la sua storia in modo più dettagliato, collaborando con un’associazione che sostiene Kamala Harris, candidata democratica alla presidenza. Questa circostanza ha sollevato sospetti sulla tempistica delle accuse, poiché l’annuncio è avvenuto durante un evento di campagna elettorale per Harris, a meno di due settimane dalle elezioni presidenziali.
La portavoce della campagna elettorale di Trump ha respinto con forza le accuse, definendole “inequivocabilmente false” e sostenendo che siano state inventate per danneggiare l’immagine del candidato repubblicano. Secondo l’addetta stampa di Trump, le accuse mosse da Stacey Williams, che in passato è stata un’attivista per Barack Obama, fanno parte di una strategia orchestrata dalla campagna di Kamala Harris per screditare Trump in vista delle imminenti elezioni.
La reazione pubblica e le indagini
Il caso di Stacey Williams si aggiunge alle numerose altre accuse di molestie e abusi sessuali rivolte a Donald Trump negli ultimi anni, molte delle quali risalgono al periodo prima della sua presidenza. Trump ha sempre negato ogni accusa, descrivendo queste storie come parte di complotti politici. La nuova denuncia, tuttavia, ha riacceso il dibattito sull’influenza di Jeffrey Epstein nelle vicende legate a figure di spicco del mondo politico e imprenditoriale.
Nonostante le ripetute smentite, queste accuse continuano a suscitare grande attenzione mediatica e a influenzare il giudizio dell’opinione pubblica, specialmente durante il periodo elettorale. Resta da vedere se queste nuove rivelazioni avranno un impatto significativo sulla corsa presidenziale di Donald Trump e sulle indagini già in corso riguardanti i suoi comportamenti passati.