
Trump presenta il caccia militare più potente della storia, poi la battuta sulla Cina: "Non vogliamo la guerra ma siamo pronti" (foto Ansa) - Blitz Quotidiano
Donald Trump ha presentato nelle scorse ore il caccia militare “più potente della storia” ed ha annunciato che sarà la Boeing a costruire F-47, un aereo che assomiglia a un velivolo alieno con l’inquietante muso che sbuca minaccioso tra le nuvole.
L’F47 è un velivolo di sesta generazione che fa parte del programma Next Generation Air Dominance (Ngad), il progetto per garantire agli Usa il dominio del cielo nella nuova era di guerre ipertecnologiche. La scelta del numero 47 sarebbe un omaggio al tycoon, il 47mo presidente americano.
Il Ngad, stimano gli esperti del settore, è “attualmente il programma più costoso nel budget di ricerca e sviluppo dell’Air Force”, con spese previste in bilancio di quasi 20 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni. Soldi che però potrebbero finire sotto la scure dei tagli agli stanziamenti. Il costo di ogni singolo velivolo è previsto tra i 200 e i 300 milioni di dollari, il triplo di un F-35, per fare un esempio. E l’F-47 non sarà solo: il programma Ngad prevede la creazione di una sorta di armata del cielo integrata.
La guerra con la Cina e il ruolo di Elon Musk
La presentazione dell’F47 è arrivata nelle stesse ore in cui è montata la polemica per la visita di Elon Musk al Pentagono. Secondo quanto ha scritto ieri il New York Times, al miliardario sarebbero state mostrate 20-30 slide che spiegano come gli Stati Uniti combatterebbero un conflitto con la Cina. Si va dall’avvertimento di una minaccia dalla Cina a varie opzioni su quali obiettivi cinesi colpire, in quale lasso di tempo, tutte opzioni che verrebbero presentate a Trump per le decisioni.
Il giornale ha attaccato Musk per i potenziali conflitti di interesse legati al fatto che Musk è un contractor del Pentagono e ha allo stesso tempo vasti interessi in Cina legati alla sua Tesla.

Il briefing top secret per il piano di guerra contro Pechino è stato smentito da Trump: “Non mostrerei mai a Musk, un uomo d’affari che ha business in Cina, i piani per una potenziale guerra contro quel Paese. Non mostrerei a nessuno i piani di una potenziale guerra con la Cina“, ha aggiunto il presidente che ha definito le notizie del New York Times “spazzatura”.
“Sono nemici del popolo”, ha attaccato ancora Trump riferendosi al New York Times. Il tycoon poi non ha risparmiato una battuta sulla Cina: “Non vogliamo la guerra con la Cina ma siamo pronti”. Il presidente americano ha poi tranquillizzato tutti dicendo che avrà un “bellissimo rapporto” con il presidente cinese Xi Jin Ping.