
Trump: "Stop di 90 giorni sui dazi". Da "mi baciano il c..." alla retromarcia, la giornata di un Presidente (foto Ansa-Blitzquotidiano)
Le Borse asiatiche proseguono il rally e rimbalzano in scia ai guadagni di Wall Street alimentati dallo stop di 90 giorni ai dazi annunciato ieri dal presidente Usa Donald Trump su decine di Paesi. Tranne la Cina verso cui il tycoon ha inasprito l’aliquota con effetto immediato dal 104% al 125%. Anche Messico e Canada non beneficeranno della pausa.
“Ho visto la gente spaventata”
Saranno stati i 10mila miliardi di dollari bruciati in poche ore sui mercati (“ho visto la gente spaventata”, ha ammesso Trump), o i rischi sull’insostenibilità del debito, fatto sta che con una mossa a sorpresa che appare un vero e proprio dietrofront, Trump ha annunciato su Truth che sospende immediatamente per tre mesi, nel giorno della loro entrata in vigore, i dazi reciproci ai Paesi che hanno manifestato l’intenzione di negoziare, mantenendo però per tutti la tariffa base del 10%.

Punita invece la Cina
Punita invece per aver reagito la Cina, contro cui scattano dazi sino al 125% dopo che il Dragone aveva annunciato, a sua volta, tariffe dell’84% sul made in Usa. Una mossa, quella del tycoon, che fa volare la Borsa di New York dopo una lunga altalena.
Certo è che l’ineffabile Mr President nell’arco di una giornata è riuscito a insolentire il resto del mondo (“fanno la fila per baciarmi il culo”), rinculare, a proposito, sulla decisione come nulla fosse, vantarsene infine (“Ci vuole coraggio a fare quello che ho fatto”, ha dichiarato).