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Verso le Regionali, partiti in fibrillazione in Liguria, Umbria ed Emilia Romagna: incombe spettro astensione

Verso le Regionali, partiti in fibrillazione. Domenica e lunedì si vota in Liguria, meno di un mese e vanno alle urne anche Umbria ed Emilia Romagna. Rush finale a Genova: acque mosse a Perugia, Terni, Foligno, Città di Castello, Spoleto, Gubbio, Assisi; 850 mila umbri sotto pressione. Martedì scorso la segretaria dem Elly Schlein, ospite della mensa universitaria del capoluogo, ha tuonato: “Ci riprenderemo l’Umbria”, confidando nel campo largo e nella candidata Stefania Proietti, già sindaca di Assisi e presidente della Provincia di Perugia. In Emilia c’è una apparente tranquillità, il “fortino rosso” ha ancora solide basi. Tuttavia il dramma delle alluvioni ed il flop del piano regionale anti-dissesto (stilato nel 2000) potrebbero in qualche misura minarlo. Quanto alla Liguria si profila un testa a testa tra il sindaco (uscente) di Genova, il 64enne Marco Bucci, e Andrea Orlando, nato a La Spezia, 55 anni, deputato Pd per cinque legislature, tre volte ministro (nei governi Letta, Renzi, Gentiloni, Draghi); lo sostengono tutti i leader del Centrosinistra. Duro l’ultimo confronto tra Orlando (“Basta malaffare”) e Bucci (“Tranquillo, farò il sindaco della Regione“). Gli appuntamenti elettorali sono alle porte. Sentiamo le ultime.

Liguria alle urne (27-28 ottobre)

I nove candidati si sono confrontati martedì 22 a Palazzo Ducale nella sala del Maggior Consiglio, dibattito organizzato dal quotidiano Il Secolo XIX di Genova (da 138 anni in edicola). Ciascun aspirante presidente ha avuto 7 minuti a disposizione per illustrare il proprio programma e fare le debite promesse. Durante il dibattito c’è stata l’incursione pacifica dei lavoratori del Moody, lo storico locale genovese fulcro del centro cittadino, che ha deciso di chiudere definitivamente (26 licenziamenti). Cori e striscioni ma niente di più. Ne è uscito “un buon esercizio di democrazia”, come ha scritto sulla prima pagina del Secolo il capo cronaca Graziano Cetara.

Umbria al voto (17-18 novembre)

Anche in Umbria saranno 9 i candidati alla presidenza della Regione; ben 23 le liste con all’interno 460 aspiranti consiglieri. Al momento l’ultimo sondaggio accredita di un chiaro 49,1% al Centrodestra con un vantaggio di quasi il 6% su Stefania Proietti ferma al 43,7%. Donatella Tesei,  ex senatrice della Lega, 66 anni, è la governatrice uscente. Curiosità. In questo ultimo sondaggio è molto forte Marco Rizzo di Democrazia Sovrana e Popolare accreditato di un 5%. Sondaggio da prendere con le pinze. Elly Schlein sostiene che la Proietti è la figura giusta e con lei il Pd riprenderà l’Umbria.

La candidata per il centrosinistra in Umbria Stefania Proietti
Umbria al voto (17-18 novembre) (foto Ansa) – Blitz Quotidiano

Elezioni Emilia-Romagna (17-18 novembre)

Il “fortino rosso” ha le carte in regola per riconfermarsi ma la candidata del Centrodestra Elena Ugolini sogna di rompere un potere che dura dal 1970, cioè da quando esistono le Regioni. L’ultimo sondaggio è a favore di Michele De Pascale, 39 anni, sindaco di Ravenna, nel Pd dal 2007, candidato del Centrosinistra sostenuto anche dal M5S e Italia Viva. Sulle urne incombe però lo spettro dell’astensionismo. Dieci anni fa c’è stato il 37% di affluenza. Stavolta potrebbe essere anche di meno.

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