A Roma Virginia Raggi lassciò in eredità l’ultima vergogna. Gualtieri si è beccato l’eredità imperturbabile.
Teatro dello scempio è un piazzetta nascosta di Trastevere, a Roma. Stretta fra il marciapiede del Lungotevere e le case medievali coperte dalla speculazione edilizia umbertina.
È lo slargo in fondo a via della Gensola, ci si accede in auto se si conosce un po’ l’intrico di stradine fra piazza della Gensola e via della Lungaretta.
Una volta offriva parcheggio a una dozzina di auto, in una zona di Roma affamata di parcheggi, soffocata dai divieti.
Cosa si è inventato il M5s, partito per eccellenza dei nemici della patria e del progresso (come scrisse Cesare Pascarella), impersonato fino a pochi mesi fa dalla Raggi? Un semicerchio di acciaio tenuto saldo da una serie di paracarri, in modo che nessuno ci si potesse mettere più.
Ne scrissi nel mese di novembre 2021:
Siamo in una delle zone più affamate di posti auto. Qui ci sono non solo abitazioni. Sulla antistante Isola Tiberina c’è un gran ospedale dove si festeggiano migliaia di parti ogni anno. Nella zona, oltre a celebrati ristoranti, ci sono lavoratori collegati con l’ospedale, scuole, uffici.
Siamo in fondo a via della Gensola uno slargo che è una piccola piazza. Un piccolo sfogo per un rione affamato di parcheggi. Non sembra che le auto dessero fastidio a nessuno. C’erano una decina di posti liberi, altri 5 delimitati dalle strisce blu, quelle da cui il Comune di Roma trae un reddito.
Poi arrivarono le elezioni amministrative e i romani mandarono a casa la Raggi, colpevole delle sue colpe e anche di seguire una catena di sindaci uno peggio dell’altro: Veltroni, Alemanno, Marino…Dal M5s al Pd niente e cambiato, anche il Pd, come disse Pascarella dei preti, sembra nemico della patria e del progresso.
Se ne avvantaggiano i clienti di un ristorante, che cenano all’aperto senza motori né gas-. Ma ne vale la pena per i romani?