GENOVA – ”Certo che darei l’estrema unzione a Berlusconi…se morisse ci libererebbe da una bella palla ai piedi, da un bel rospo”: parla così ai microfoni di Radio 24, don Paolo Farinella, considerato teologo “eretico” della diocesi di Genova. In un’intervista alla trasmissione La Zanzara, don Farinella, si lascia andare a dichiarazioni estreme: “La Chiesa – ha detto – deve togliere il titolo di gentiluomo a Gianni Letta, prosseneta di Berlusconi, il magnaccino, quello che è metà cardinale e metà prostituta, quello apriva e chiudeva le porte, gli copriva tutte le vergogne con le donne e le leggi”.
Berlusconi ”mi sta sulle palle, dove volete che mi stia? – ha aggiunto rispondendo alle domande del duo Cruciani-Parenzo – Lui non vuole il governo, vuole l’immunità totale, la garanzia di non andare in carcere e per questo sarebbe disposto a mandare D’Alema al Quirinale, una disgrazia assoluta, la fine del mondo”. “Berlusconi – ha continuato il parroco – dovrebbe stare in galera. E’ stato condannato una volta, poi non più perché si è fatto le leggi a suo favore, altrimenti sarebbe in carcere”.
E ancora: “L’uveite? Per la manifestazione gli è passata. Gli viene quando deve andare in tribunale, poi per la piazza si può mettere anche un po’ di pepe per fare finta”. Ma lei darebbe la comunione a Berlusconi? Gli ha domandato Cruciani: ”No – ha risposto il prete – Se viene una persona qualsiasi è una cosa, ma per una persona pubblica il problema è diverso. Deve fare dei gesti pubblici di pentimento”.
Don Farinella, 66 anni, parroco di San Torpete e per sua stessa definizione ”prete di strada”, non è nuovo a uscite colorite e pittoresche. Autore ante-litteram del pamphlet ‘Habemus Papam – La leggenda del papa che abolì il Vaticano‘, un romanzo teologico riedito nel 2012 in cui si ipotizza l’ascesa al potere di un nuovo, rivoluzionario Papa Francesco. Alle ultime elezioni amministrative don Farinella aveva esplicitamente invitato in chiesa i fedeli a votare per Marco Doria come sindaco.
I commenti sono chiusi.