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Dicono a Roma che il candidato della sinistra per il posto di vice presidente del Consiglio superiore della magistratura (Csm) fosse Sergio Mattarella, ex deputato democristiano e poi popolare, ex ministro della Difesa, siciliano, 69 anni.
Persona integerrima, aveva tutte le carte in regola, tranne una, quella del gradimento di Berlusconi.
Quando gli sherpa della sinistra hanno proposto agli omologhi della destra il nome di Mattarella, si sono trovati davanti a un muro. Mattarella no, gli hanno detto: non piace al Capo per una vecchia ruggine di 20 anni fa, quando la linea intransigente di Mattarella e degli altri esponenti della sinistra dc portò a una legge, la Mammì, che fermò le mire espansioniste di Berlusconi nella carta stampata.
Non risulta che ci sia stata la minima resistenza o reazione da parte del segretario del Pd, l’ex comunista Pier Luigi Bersani, che sta già conducendo nel partito una epurazione di ex democristiani.