Legge elettorale, l'accordo tra Matteo Renzi, Berlusconi e M5s per il voto anticipato Legge elettorale, l'accordo tra Matteo Renzi, Berlusconi e M5s per il voto anticipato

Legge elettorale, l’accordo tra Matteo Renzi, Berlusconi e M5s per il voto anticipato

Legge elettorale, l'accordo tra Matteo Renzi, Berlusconi e M5s per il voto anticipato
Legge elettorale, l’accordo tra Matteo Renzi, Berlusconi e M5s per il voto anticipato

ROMA – Matteo Renzi, Silvio Berlusconi e il Movimento 5 stelle avrebbero trovato un accordo per la legge elettorale e per il voto anticipati. Un accordo che prevede una legge elettorale simile a quella tedesca, con la soglia di sbarramento al 5% e che vada avanti non a coalizioni, ma a listoni elettorali. Un accordo che servirebbe a garantire il voto anticipato.

Pietro Di Michele e Bruno Guarini sul sito Formiche.net analizzano i retroscena di questo accordo, che non sarebbe stato ancora definito nei dettagli, e che vedrebbe protagonisti Pd, Forza Italia e M5s:

“Reggerà nelle prossime ore questo accordo di massima? Sta di fatto, come ha scritto oggi il Corriere della Sera, che “si susseguono i contatti al vertice tra i leader e incessante prosegue il lavoro degli sherpa che, come dice il renziano Dario Parrini, stanno «italianizzando il modello tedesco» gradito al Cavaliere e non indigesto per il segretario del Pd”.

Forza Italia oggi ha presentato solo 4 emendamenti al testo base della legge elettorale, di cui due tecnici e due che “tedeschizzano” il Rosatellum. Lo dice al telefono all’Ansa, Roberto Occhiuto, il deputato che ha messo a punto i testi assieme al capogruppo Renato Brunetta. Il primo dei due emendamenti simil-tedesco e’ quasi identico ad uno del Pd preparato Dario Parrini, che non verra’ presentato oggi, e che il relatore Emanuele Fiano tiene in serbo.

Agli incontri informali, comunque, partecipano a pieno titolo anche i pentastellati: “I Cinque Stelle, che si attesterebbero volentieri sul «tedesco» una volta coinvolti in un «accordone» a tre con Pd e FI, hanno accettato di incontrare (già lunedì mattina) il capogruppo dem Ettore Rosato per un approfondimento sui dettagli”. Non a caso il deputato M5S, Danilo Toninelli, ha detto: “Il modello tedesco è comunque meglio del Rosatellum (il modello semi-maggioritario proposto dal Pd, ndr ) che noi vogliamo abbattere perché incostituzionale”.

Tutto pronto, dunque? I grillini auspicano una sorta di “ciliegina sulla torta”: l’approvazione anche in Senato della legge sui vitalizi dei parlamentari. Ieri, in commissione Affari costituzionali della Camera, c’è stato il via libera alla legge sui vitalizi proposta da Matteo Richetti del Pd che asseconda – o scavalca, dipende dai punti di vista – una campagna dei grillini sul tema: si passa dal retributivo al contributivo anche per i parlamentari in carica prima del 2012, ovvero con le stesse regole che valgono per tutti i cittadini.

Tutto pronto, dunque, fra i tre partiti? Così pare. C’è pure chi indica nella fine di settembre (il 24?) il periodo per le elezioni anticipate. Mentre c’è chi come la Lega teme che Silvio Berlusconi possa sfilarsi da una coalizione salvinizzata e ricompattare un centrodestra moderato per cavalcare lo spauracchio di una super patrimoniale sulle attività finanziarie evocata, anzi invocata, da economisti vicini al Movimento 5 Stelle (qui tutti i dettagli). Si vedrà”.

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