Aldo Bozzi, l’avvocato che ha affossato il Porcellum: “M’è costato 10mila euro”

Aldo Bozzi, l'intervista a Repubblica
Aldo Bozzi, l’intervista a Repubblica

ROMA – Aldo Bozzi, con altri 25 cittadini, è l’avvocato che ha affossato il Porcellum e, intervistato da Repubblica, racconta: “Seppellire la porcata m’è costato 10mila euro”.

Ecco l’intervista:

Avvocato, si rende conto che è nei libri di storia?«Eh eh… Non so, sono contento. Molto contento».

E basta? Lei è l’uomo che ha sconfitto il Porcellum. Sui social network è già un eroe.

«Sono felice per la decisione della Consulta. Ha accolto entrambe le censure. Ma io non ho fatto nulla di particolare».
Per anni i partiti hanno rinviato. Lei ha vinto una sfida storica.
«Rispetto alle forze politiche ho un vantaggio, perché mi rendo conto che i partiti hanno difficoltà a fare quello che vorrebbero. Se io fossi in Parlamento, non avrei una vita così facile».
Una curiosità, senza nulla togliere al valore ideale della battaglia: quanto le è costato lo scalpo del Porcellum?
«Ho fatto un primo ricorso al Tribunale di Milano, mi hanno dato torto e sono stato condannato a pagare le spese processuali. Poi un altro alla Corte d’Appello, e di nuovo mi hanno dato torto. In tutto ho pagato 7 mila e cinquecento euro allo Stato. Ho intignato e dopo un anno ho iniziato un nuovo giudizio, finché qualcuno si è reso conto».
Quantifichiamo: addio al Porcellum con soli diecimila euro?
«Piò o meno, tutto sommato. Perché ci sono anche i viaggi a Roma… ».
Di certo ha movimentato il quadro politico. Secondo lei si avvicinano o si allontanano nuove elezioni?
«Certamente non si può fare finta di nulla. Secondo me rivive la legge precedente. È una mia idea, però. Anche perché non ci dovrebbe essere un vuoto legislativo: una pronuncia della Consulta non può provocarlo».
Quindi secondo lei si andrà a votare subito?
«Napolitano trarrà le conseguenze, ma penso di sì».
Ci racconti l’attimo esatto in cui ha saputo che aveva vinto.
«Ho ricevuto un colpo di telefono. Mi hanno detto: «È andata bene!». Poi ho controllato su internet: era vero».
Si è mai chiesto perché nessuno ha pensato prima di lei a fare un ricorso?
«Non saprei. Io ho preso coraggio e ho detto “vediamo che succede”».
L’ha chiamata qualche politico, nel frattempo?
«Nessuno, non ho contatti».
Magari ora lo faranno, per candidarla. Si impegnerebbe?
«Non ci ho pensato. Ma, come si dice, il futuro è nelle mani del Signore».
A chi dedica questo momento?
«Ho sentito la grande attenzione degli amici. E c’è un popolo che era contro il Porcellum. Adesso non sono più sudditi. E comunque mi fa davvero piacere, anche considerando la supponenza dei primi giudici. Ora avranno capito… ».
E ora che fa, brinda?
«Stavamo appunto andando…».

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