![Aldo Bozzi, l'intervista a Repubblica](https://www.blitzquotidiano.it/wp/wp/wp-content/uploads/2013/12/bozzi-300x129.jpg)
ROMA – Aldo Bozzi, con altri 25 cittadini, è l’avvocato che ha affossato il Porcellum e, intervistato da Repubblica, racconta: “Seppellire la porcata m’è costato 10mila euro”.
Ecco l’intervista:
Avvocato, si rende conto che è nei libri di storia?«Eh eh… Non so, sono contento. Molto contento».
E basta? Lei è l’uomo che ha sconfitto il Porcellum. Sui social network è già un eroe.
«Sono felice per la decisione della Consulta. Ha accolto entrambe le censure. Ma io non ho fatto nulla di particolare».Per anni i partiti hanno rinviato. Lei ha vinto una sfida storica.«Rispetto alle forze politiche ho un vantaggio, perché mi rendo conto che i partiti hanno difficoltà a fare quello che vorrebbero. Se io fossi in Parlamento, non avrei una vita così facile».Una curiosità, senza nulla togliere al valore ideale della battaglia: quanto le è costato lo scalpo del Porcellum?«Ho fatto un primo ricorso al Tribunale di Milano, mi hanno dato torto e sono stato condannato a pagare le spese processuali. Poi un altro alla Corte d’Appello, e di nuovo mi hanno dato torto. In tutto ho pagato 7 mila e cinquecento euro allo Stato. Ho intignato e dopo un anno ho iniziato un nuovo giudizio, finché qualcuno si è reso conto».Quantifichiamo: addio al Porcellum con soli diecimila euro?«Piò o meno, tutto sommato. Perché ci sono anche i viaggi a Roma… ».Di certo ha movimentato il quadro politico. Secondo lei si avvicinano o si allontanano nuove elezioni?«Certamente non si può fare finta di nulla. Secondo me rivive la legge precedente. È una mia idea, però. Anche perché non ci dovrebbe essere un vuoto legislativo: una pronuncia della Consulta non può provocarlo».Quindi secondo lei si andrà a votare subito?«Napolitano trarrà le conseguenze, ma penso di sì».Ci racconti l’attimo esatto in cui ha saputo che aveva vinto.«Ho ricevuto un colpo di telefono. Mi hanno detto: «È andata bene!». Poi ho controllato su internet: era vero».Si è mai chiesto perché nessuno ha pensato prima di lei a fare un ricorso?«Non saprei. Io ho preso coraggio e ho detto “vediamo che succede”».L’ha chiamata qualche politico, nel frattempo?«Nessuno, non ho contatti».Magari ora lo faranno, per candidarla. Si impegnerebbe?«Non ci ho pensato. Ma, come si dice, il futuro è nelle mani del Signore».A chi dedica questo momento?«Ho sentito la grande attenzione degli amici. E c’è un popolo che era contro il Porcellum. Adesso non sono più sudditi. E comunque mi fa davvero piacere, anche considerando la supponenza dei primi giudici. Ora avranno capito… ».E ora che fa, brinda?«Stavamo appunto andando…».
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