ROMA – Aldo Grasso stronca Concita De Gregorio e il suo programma tv “Pane Quotidiano” in onda su Rai3 e dedicato ai libri. Quella di Grasso non è la prima critica severa alla trasmissione, ma una stroncatura di Grasso ha il pregio che si fa leggere. Aldo Grasso ha definito la De Gregorio, con altre cose,
la perfetta incarnazione della professoressa democratica, regina dolente del ceto medio riflessivo e della correttezza politica, Madame Bovary del progressismo finto sexy
A non piacere a Grasso è tutto il taglio della trasmissione
Concita invita ospiti portatori di libri «importanti», perché lei, alla Cultura, ci tiene: libri da Festival della letteratura, libri che «ti cambiano la vita», libri di amici. Spezzati ogni giorno davanti a un pubblico di liceali, universitari, apprendisti del Sapere: «Io non sono d’accordo con chi dice che con la cultura non si mangia, in un Paese come l’Italia che ha questo come risorsa, un giacimento di storia incommensurabile che è una straordinaria occasione di crescita». Per intanto, alla Risorsa, ci pensa lei. Ma quando si afferma che la cultura deve servire, si privilegia l’utilità nei confronti della cultura. Che, invece, è dubbio, effrazione, sprezzatura, quel rarissimo dono per cui essa non ostenta mai segni di riconoscimento, ma resta nascosta, creata quasi per gioco.
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