“Alemanno è il piccolo, grande capo”: intercettazioni Testa-Carminati

Massimo Carminati
Massimo Carminati

ROMA – Il “piccolo grande capo”: così, scrivono i Ros, Fabrizio Testa chiamava l’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno al telefono con Massimo Carminati, il boss, secondo le carte dell’inchiesta “Mondo di mezzo”, di Mafia Capitale. La ricostruzione di Giulio De Santis del Corriere della Sera.

E’ il 10 gennaio del 2013 quando Testa chiama il «Nero» e gli dice: «Volevo comunicarti che sto andando dal piccolo grande capo, quello piccolo di statura….che prima di domani mi vuole incontrare». Annota il Ros che «dalle analisi delle telefonate intercettate nel presente procedimento è stato possibile individuare il “piccolo grande capo” nella persona del sindaco di Roma, Gianni Alemanno».
Non è questa l’unica occasione segnalata dagli investigatori in cui gli indagati fanno riferimento ad Alemanno come una persona vicina all’organizzazione. Per esempio, accade anche nel successivo febbraio: la firma sulle determinazioni dirigenziali per le proroghe ai lavori delle cooperative è appesa a un filo. Una parte del denaro promesso – un milione e mezzo di euro – dovrebbe provenire dalle multe delle piste ciclabili. Soldi che nelle casse non entrano. La mattina del 12 febbraio alle 8.50 Salvatore Buzzi chiama Claudio Turella, dipendente dell’ufficio Giardini. I due parlano delle proroghe. Buzzi racconta che se ne dovrebbe discutere in quella stessa giornata: «Ci sarà incontro oggi… tra il sindaco, la Belviso e Salvi, il segretario generale. Dopo di che o ce li da con le buone o ce li pigliamo con le cattive(…) perché il sindaco sta con noi». Turella interviene stupito della notizia: «Ah, sta con voi?». «Sì», replica deciso Buzzi.
Un’altra conversazione del 10 ottobre del 2012 registrata dal Ros dimostra come Buzzi e Carminati siano arrivati a influenzare attraverso la corruzione Gianpiero Monti, addetta alla segreteria particolare del sindaco. Sono le dieci del mattino. Buzzi dice al «Nero»: «Monti? E non m’è costato?». Carminati risponde: «No, ma m’è costato un sacco di roba». Incalza Buzzi: «E questi sono veri, eh». Il «Nero» conferma: «Ma come no…». Scrivono i carabinieri: «L’ascolto eseguito evidenzia una relazione di tipo corruttivo, more solito gestita da Buzzi e Carminati, con Monti».

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