Andrea Scanzi sul Fatto Quotidiano: “Pugni e Caresse”

Andrea Scanzi sul Fatto Quotidiano: "Pugni e Caresse"
Andrea Scanzi sul Fatto Quotidiano: “Pugni e Caresse”

ROMA – “Benvenuti nell’era del telecronista ultrà”, Andrea Scanzi, sul Fatto Quotidiano (8 ottobre 2013), critica i moderni telecronisti con in testa Fabio Caressa. “Per ora – scrive Scanzi è un morbo giornalistico elitario: ce l’hanno le big e non le provinciali. È però probabile che di qui a poco si scopra anche un’ugola urlante innamorata di Verona o Sassuolo”.

Ecco l’articolo:

BENVENUTI nell’era del telecronista ultrà. Basta scegliere il secondo canale, sdoganato prima da Mediaset Premium e poi da Sky: da una parte la telecronaca ufficiosa, peraltro non meno urlata e talora partigiana, e dal-l’altra il tifoso microfonato. Idea vincente, in termini di abbonamenti e pubblicità. Se Nando Martellini sarebbe forse da ritenersi oggi troppo compassato, arrivare a Claudio Zuliani è probabilmente un masochismo eccessivo. I tifosi di professione ci sono sempre stati: ora “de sinistra”, per esempio nella Quelli che il calcio di Fazio, e ora deliberatamente caciaroni nei canali ufficiali delle squadre. Carlo Pellegatti, a Milan Channel, era certo iperbolico ma non fuori contesto. E così gli urlatori di Inter o Roma Channel. Il tifoso urlatore ha però rotto gli argini. Partito da programmi marginali, tra un Tiziano Crudeli e una Marika Friscio, ha via via occupato contesti teoricamente bipartisan come Sky e Mediaset. Le loro esultanze spopolano su Youtube e c’è chi si divide (per esempio a Napoli) in più fazioni: meglio Raffaele Auriemma o Carlo Alvino? PER ORA è un morbo giornalistico elitario: ce l’hanno le big e non le provinciali. È però probabile che di qui a poco si scopra anche un’ugola urlante innamorata di Verona o Sassuolo. Ormai persino i calciatori, dopo il gol, vanno ad abbracciare il telecronista curvaiolo a bordo campo e non l’allenatore. È anzi probabile che, di qui a poco, gli urlatori microfonati arriveranno a soppiantare i tecnici. In certi casi, del resto, peggio di così non potrebbero fare. E dunque, chissà, magari sarà proprio Pellegatti a sostituire Allegri.

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