Avviso per Barbara Berlusconi: Marina è già qui. Meletti, Fatto Quotidiano

Avviso per Barbara Berlusconi: Marina è già qui. Meletti, Fatto Quotidiano
Avviso per Barbara Berlusconi: Marina è già qui. Meletti, Fatto Quotidiano

ROMA – “Può essere che il lettori del Corriere della Sera – scrive Giorgio Meletti sul Fatto Quotidiano – vogliano essere tempestivamente e esaustivamente aggiornati sui rovelli interiori di Marina Berlusconi, che da mesi si chiede se entrare in politica o no. Ma è più probabile che ci sia un’altra spiegazione al titolo con cui il quotidiano ha aperto la sua edizione di ieri: Marina Berlusconi e la politica: oggi no, un domani chissà”.
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LA PRESIDENTE della Mondadori ama inondare periodicamente le colonne del Corriere con il flusso dei suoi pensieri sull’universo mondo. Ma ieri, dicono gli esegeti più maliziosi, aveva un messaggio urgente da recapitare ai familiari e al popolo di Forza Italia tutto: se Silvio Berlusconi sceglierà la strada della successione dinastica per la leadership del centro-destra, toccherà a lei e non alla più giovane, avvenente e intraprendente sorella Barbara, di cui tanto si è parlato ultimamente. Naturalmente la notizia è buttata lì con leggerezza, nell’ultima frase dell’intervista.

Dopo la rituale rivendicazione di appartenenza alla trincea del lavoro imprenditoriale (“Il mio posto è nelle aziende… e poi questa storia della trasmissione dinastica non mi ha mai convinto”), e un avviso che non si capisce se è rivolto a se stessa o anche ad altri eventuali aspiranti (“La leadership non si eredita, bisogna sapersela costruire, passo dopo passo, nel tempo, con umiltà, sacrificio, passione”), arriva lo svolazzo finale, quello sapientemente destinato a mettere in subbuglio cerchi magici e deschi familiari: “Detto questo, so che nella vita non si può mai escludere nulla. Quindi, oggi è così. Un domani, se capitasse, la politica, chissà…”. D’altra parte sarebbe stata singolare l’insistenza nel chiamarsi fuori, senza se e senza ma, dalla politica dopo averle dedicato il 95 per cento dell’intervista, cioè tutta esclusa la breve parentesi per avvertire che Mediaset e Mondadori, nonostante la crisi vanno bene, e l’altrettanto abituale scarica di contumelia contro Carlo De Benedetti, la cui storia imprenditoriale “è costellata di naufragi”. La Marina Berlusconi collezione primavera-estate 2014 propone al Paese un vero e proprio programma politico, basato sull’invettiva feroce contro i nemici di papà, che sono tanti. Anche Matteo Renzi, che dalla versione paterna “simpatico tassatore” passa alla più ruvida lettura del “nuovo che arretra”. Poi ci sono Angelino Alfano con gli altri traditori del Ncd (“l’unica cosa in cui sono grandi è la mediocrità”), e ce n’è anche per i transfughi dell’ultima ora, gli ex fedelissimi Sandro Bondi e Paolo Bonaiuti: “Ma questi signori dov’erano, che cosa facevano? Non li sfiora il sospetto di essersi dimostrati a dir poco inadeguati?”. LA SEVERISSIMA FIGLIA poi ci spiega qual è il progetto politico che Forza Italia ha e solo gli ingrati traditori non vedono: “Un Paese dove lo Stato sia al servizio dei cittadini e non viceversa, le libertà e i diritti individuali valgano davvero per tutti, dove la magistratura non assuma compiti che non le spettano, dove cittadini e imprese non siano soffocati da tasse e burocrazia. Non è un progetto politico questo? E chi potrebbe difendere i valori liberali se non Forza Italia e Silvio Berlusconi? Non penseremo mica a Renzi, solo perché non ha la foto di Togliatti in ufficio, o a qualcuno che è alla perenne ricerca del quid?”. Basta sostituire il nome Silvio con quello Marina, stando attenti a non digitare per sbaglio Barbara, e il gioco è fatto.

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