BERGAMO – L’aveva scelta come avvocatessa dopo essere stata licenziata dal posto di lavoro. Ma dopo 3 anni una ex cassiera della provincia di Bergamo scopre che l’avvocatessa in realtà non è neanche iscritta all’Ordine e che la sua causa non è mai stata depositata. Ora la falsa professionista, che dalla cliente ha preso una parcella di 1900 euro, dovrà rispondere di truffa ed esercizio abusivo della professione. La storia la racconta il Giornale:
La sua cliente era una donna di 48 anni che tre anni or sono è stata licenziata dal suo posto di cassiera in un supermercato di Albino, in provincia di Bergamo. Dopo problemi con il datore di lavoro e una contestazione disciplinare, alla fine era stata trasferita alla sede di Trezzo sull’Adda. La decisione nella donna aveva scatenato una forte depressione, sei mesi di assenze per malattia e infine, ecco arrivare il licenziamento dal posto di lavoro. La cassiera aveva deciso di contestare la decisione ricorrendo a un’avvocatessa che le era stata consigliata dalla psicologa che l’aveva in cura, e la causa era partita. O così sembrava. Perché qualche tempo fa la cassiera sì è anche separata dal marito, ed è stato l’avvocato divorzista a scoprire che la sua presunta collega che segue la causa di lavoro non risulta iscritta all’Ordine degli avvocati.