Berlusconi 7 anni per Ruby. E a Cancellieri e Vendola? Chiede Maurizio Belpietro

Berlusconi 7 anni per Ruby. E a Cancellieri e Vendola? chiede Maurizio Belpietro
Maurizio Belpietro: se a Brlusconi 7 anni, quanto alla Cencellieri e a Vendola per le loro telefonate

Berlusconi condannato a sette anni per la telefonata alla Questura di Milano in favore di Ruby Rubacuori a confronto con l’intervento di Annamaria Cancellieri, ministro della Giustizia a favore di Giulia Ligresti  e con le pressioni di Nichi Vendola, presidente della Puglia in aiuto della Ilva occupano Maurizio Belpietro, direttore di Libero, il cui editoriale non lascia dubbi fin dal titolo:

“La Cancellieri, un altro ministro da buttare”.

Ricorda Belpietro che

“a mesi comincerà il processo d’appello per la famosa telefonata in Questura, quella per cui l’ex presidente del Consiglio è stato ritenuto colpevole di concussione nei confronti di funzionari di polizia e per questo condannato a sette anni. Concussione per costrizione sarebbe la sua colpa: avrebbe costretto gli uomini della Questura a rilasciare la minorenne (che non era agli arresti, ma solo trattenuta in quanto sprovvista di documenti e per la minore età) consegnandola a una consigliera regionale, misura per altro prevista dalla legge. Sette anni.

Ma se a Berlusconi hanno dato tale pena, cosa dovrebbero dare al ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri per aver intercesso a favore della scarcerazione della figlia di Salvatore Ligresti? L’ergastolo? I fatti non sono forse a tutti noti, ma negli atti dell’inchiesta sulle malversazioni di Fonsai che hanno portato in carcere quasi l’intera famiglia del finanziere di Paternò c’è l’interrogatorio del Guardasigilli a seguito dell’intercettazione di una telefonata fra il fratello di Ligresti e la compagna dell’ingegnere.

Poco legittima è la via seguita per ottenere il rilascio della detenuta. Invece di insistere con il giudice, i famigliari hanno telefonato all’amica di famiglia, cioè Anna Maria Cancellieri, da vecchia data in rapporti con i Ligresti, anche perché il figlio ha lavorato come alto dirigente di Fonsai.

Che fa il ministro appena ricevuta notizia delle condizioni di salute della figlia dell’ingegnere? Si attiva, parla con i direttori del Dap, il dipartimento che controlla i penitenziari, e, stranamente, partono all’indirizzo della Procura rapporti allarmanti sullo stato di salute di Giulia Ligresti, la quale dopo qualche tempo ottiene di uscire di cella.

Tutto nella regola. La preoccupazione della vecchia amica di famiglia Anna Maria Cancellieri, la segnalazione ai capi del Dap, la documentazione inviata da assistenti sociali e medici senza che nessuno la sollecitasse, la decisione della Procura, la quale anzi ci tiene a far saper per bocca del suo capo Gian Carlo Caselli di aver agito in totale autonomia, senza cioè ricevere pressioni.

Berlusconi telefona per una minorenne che non è accusata di nulla salvo di essere minorenne e commette il reato di concussione.

Il ministro convoca i direttori del Dap e si occupa di una vicenda che non la riguarda se non dal punto di vista privato e siamo nella regola.

Chiediamo solo di essere illuminati sulla giurisprudenza in corso. Chiamare al telefono è reato, conversarne di persona no? Oppure si commette un illecito solo se si interviene a favore di un’extracomunitaria, mentre se la donna è di cittadinanza italiana non c’è alcuna sanzione ma anzi la possibilità di ricevere una benemerenza per motivi umanitari?”.

Segue il caso di Nichi Vendola indagato  dalla Procura di Taranto ha  per concussione nel caso Ilva.

Avrebbe minacciato di non riconfermare il direttore dell’Agenzia dell’ambiente se questi non avesse ammorbidito i controlli sull’acciaieria, esprimendo disapprovazione, risentimento e insofferenza verso l’Arpa, e dichiarando: «Così com’è l’Arpa Puglia può anche andare a casa, perché hanno rotto», «e in nessun caso l’attività produttiva dell’Ilva avrebbe dovuto subire ripercussioni ».

Ma se per aver fatto liberare una minorenne accusata di essere minorenne e senza che questo comportasse una violazione della procedura, a Berlusconi hanno dato sette anni, se le accuse contro il governatore della Puglia fossero confermate, essendoci di mezzo morti e inquinamento ambientale, a Nichi Vendola che cosa dovrebbero dare? Due ergastoli?

In compenso, per ora la notizia dell’avviso di garanzia al leader che guida una formazione che si chiama Sinistra ecologia e libertà, nonostante l’accusa di concussione in una inchiesta di disastro ambientale, non ha meritato neppure due righe in prima pagina sui principali giornali. Il Corriere ha confinato l’argomento a pagina 22, la Stampa a pagina 18. Forse perché tra le vittime della vicenda Ilva non c’è nessuna nipote di Mubarak?

 

 

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