Berlusconi in campo per “l’ultima battaglia”: Sorgi su La Stampa

Berlusconi in campo per “l’ultima battaglia”: Sorgi su La Stampa (Foto LaPresse)

ROMA – Silvio Berlusconi scende in capo per “l’ultima battaglia“, come la definisce Marcello Sorgi su La Stampa. Prima l’annuncio del suo ritiro dalla politica, poi il suo fulmineo ritorno corredato di rimessa in forma dall’amico Flavio Briatore in Kenya. Berlusconi si prepara alle prossime elezioni politiche nel 2013, non con il suo partito, il Pdl, che sembra non apprezzarlo più. Un nuovo partito sarebbe pronto, Forza Italiani, e Sorgi si pone la domanda che tutti gli altri per ora hanno solo pensato: ” dov’è, cosa fa, cosa avrà in mente?”.

Scrive Sorgi su La Stampa:

“Da mesi ormai l’ex-partito del presidente è sotto pressione. Si sa che il fondatore, dopo averlo lanciato nella famosa serata del predellino di Piazza San Babila di cinque anni fa, se ne è via via disamorato, fino al punto da stare sempre meno a Roma, per non dover sottoporsi al rito dell’ufficio di presidenza e dei vertici di Palazzo Grazioli con il gruppo dirigente. Quando ancora ne era il padrone, Berlusconi si divertiva a farsi girare intorno lo spettacolo delle diverse anime del partito, il segretario, i coordinatori, gli ex-An, le Amazzoni. Quando invece il Pdl ha assunto le sembianze di un partito vero, con le correnti, le discussioni interne, i giochi parlamentari e i calcoli politici raffinati, il Cavaliere lo ha sentito più estraneo, come se non fosse più suo, e a poco a poco ha cominciato a maturare l’idea di un definitivo allontanamento, dal partito e forse dalla politica.

L’addio comunicato un mese fa, con la stessa sceneggiatura usata diciannove anni prima per annunciare la discesa in campo, è durato, come si sa, quarantotto ore. In men che non si dica, spinto anche dall’ultima condanna inflittagli dai giudici di Milano, Berlusconi era di nuovo al suo posto di combattimento. Da quel momento in poi tutte le sue energie sono state dedicate all’ennesimo, quanto estremo, ritorno in campo. Anche se stavolta, inaspettatamente, il Cavaliere ha deciso di muoversi con inusuale cautela.[…]”.

 

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