Crollano le borse, Italia e Spagna sotto attacco. Euro 2012, gli azzurri volano ai quarti

Il Corriere della Sera

La Grecia non calma i mercati. Il Corriere della Sera: “L’euforia per l’esito del voto greco è durata solo qualche ora, poi è tornato l’attacco della speculazione: nel mirino i titoli di Stato italiani e, soprattutto, spagnoli. Male le Borse europee: Milano ha chiuso a -2,85%, Madrid a -2,96. Il premier Monti al G20.”

Chi investe e non vede. Editoriale di Federico Fubini: “In Europa ci sono Paesi colpiti duro dalla crisi che si sono rimboccati le maniche, lavorando di più, e ora mostrano chiari progressi. L’export del Portogallo è salito del 13% in un anno e del 76% solo verso la Cina. Anche Dublino ha ricevuto un salvataggio europeo ma da ieri paga uno spread più basso di Madrid, il suo export vola e l’economia è tornata a crescere. Forse perché è una nazione piccola e coesa, l’Irlanda non vive nel rifiuto di ogni gruppo sociale di accettare le rinunce nel timore che il prossimo se ne avvantaggi. Fuori dal calcio, magari, qualcosa da insegnare all’Italia ce l’ha..”

I quesiti (difficili) per scovare i più bravi. Test invalsi per 587mila ragazzi di terza media. Tra delusione e ironie nel web: “Difficili. È il giudizio prevalente tra i 587 mila studenti delle terze medie che ieri hanno sostenuto le prove Invalsi di italiano e matematica. Il classico «ma chi li ha scritti?» impazzava su Twitter. Roberto Ricci, detto Mister Invalsi: «Prove equilibrate, non cerchiamo la Caporetto degli studenti.”

Il grafico de Il Corriere della Sera

I mercati non si fidano, giù le Borse: “Spread record a 579 in Spagna dopo il voto greco. Il G20: priorità alla crescita Piazza Affari perde il 2,85%. Il confronto tra Obama e Merkel sugli aiuti.” Merkel detta le condizioni ad Atene: “No a sconti sui tempi delle riforme.”

Risparmia solo una Famiglia su Tre. L’approfondimento di Giovanni Stringa: “Il saldo tra i giudizi di sufficienza e insufficienza del proprio reddito, che aveva toccato il picco (71,7%) nel 2002 — l’anno dell’arrivo dell’euro nelle nostre tasche — scende ora al minimo storico (45,7%). Nel 2011, inoltre, raggiunge il picco (12,5%, vale a dire uno su otto) la quota di chi guadagna un reddito del tutto insufficiente al mantenimento del proprio tenore di vita. Mentre solo il 15,2% degli intervistati dichiara di non avere avuto alcun impatto dalla crisi.”

L'onda nera

Esteri. Quei Figli della Crisi Europea Sedotti dalla Destra Xenofoba. L’editoriale di Pierluigi Battista: “Quelli della greca Alba d’oro sono nazisti che non si nascondono. Sono violenti, brutali, razzisti. Non si vergognano della svastica. Porteranno però il loro folto drappello nel Parlamento greco sospinti da un forte voto giovanile, da una cieca rabbia sociale che considera troppo «di sistema» persino l’estrema sinistra antieuro che pure ha conquistato quasi il 27 per cento. La reazione più sciocca sarebbe quella di liquidarli come un lugubre residuo del passato. Sono il presente invece. E rischiano di essere il futuro, se la pigra euroburocrazia priva di anima democratica non la smetterà di liquidare come populismo ogni richiamo alla sovranità popolare.”

 

 

Ipotesi cassa integrazione per gli statali over 60. Scrive Mario Sensini: “L’intervento potrebbe riguardare i dipendenti pubblici che hanno oltre 60 anni di età e che al termine dei due anni di Cig maturerebbero i requisiti per l’accesso alla pensione secondo i parametri della riforma Fornero. L’ipotesi non piace ai sindacati che hanno subito chiesto un incontro al ministro Patroni Griffi. «Così si contraddice l’intesa raggiunta con il governo e gli enti locali, che consente di affrontare la riorganizzazione della pubblica amministrazione senza strappi» hanno detto i segretari dei sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Incontro che potrebbe tenersi già questa settimana: per le vie brevi il governo si è già detto disponibile, e occorre valutare solo se avviare un confronto collegiale o con il solo ministro interessato.”

 

Le ferie nei Paesi europei

«Meno ferie, sale il Pil». Coro di no a Polillo: “I primi a reagire sono i sindacati. La Cgil parla di «uscita confusa e non particolarmente geniale», la Uil dice che la «strada maestra è ridurre le tasse sul lavoro», la Cisl gli risponde che «cominciasse lui a dare l’esempio». Ma Polillo si accende un’altra sigaretta e non si scompone: «Sarei sorpreso se avessero detto il contrario. Vi assicuro che in camera caritatis diversi sindacalisti sono disposti a ragionare su questo tema. Del resto l’Istat ci dice che lavoriamo in media nove mesi l’anno. Troppo pochi, non crede?».Nemmeno dalla politica gli arriva una sponda. “

 

 

 

 

Progetto dell’Enel a Búzios. Riciclo e sconti. Dall’olio fritto alle lattine La città intelligente che investe sui rifiuti: “La conferenza ha come obiettivo di confermare l’impegno politico in favore dello sviluppo sostenibile e si concentra su due tematiche: la green economy nell’ambito dello sviluppo sostenibile e della lotta alla povertà; e il sistema di governance globale per lo sviluppo sostenibile.”

La Repubblica

Euro, il voto greco non basta. La Repubblica: “Giù le borse, Italia e Spagna sotto attacco. Monti: serve l’unione politica.”

Il processo dei grandi. Editoriale di Federico Rampini: “E’ subito un processo all’Europa, questo G20 di Los Cabos. Il pressing del resto del mondo irrita gli europei, additati come il principale ostacolo alla ripresa. Per una volta reagiscono quasi all’unisono.”

E per Monti ora scatta l’allarme BTP. Scrive Francesco Bei: “Preoccupazione per i tassi oltre il 6%. Ancora 230 miliardi di titoli da piazzare nel 2012.”

L’intervista di Antonio Caporale a Gianfranco Polillo: “Un operaio sta in ferie tre mesi. Si rinunci almeno ad una settimana. Gli italiani si sono goduti la vita. Siamo il Belpaese abituati agli agi e pensiamo di continuare.”

Interventi-tampone insufficienti, ecco le ricette attese dai mercati. Il dossier di Maurizio Ricci: “Mentre a Los Cabos i leader discutevano di come uscire dalla crisi, il Fondo monetario internazionale ha diffuso un nuovo studio sulla situazione in Europa. Sottolineando i progressi fatti dal 2010, il Fmi individua le priorità per il nostro Paese nel far funzionare meglio il mercato del lavoro e rafforzare la competitività. “Le misure di liberalizzazione dovranno essere attuate – si raccomanda nel documento – La riforma del lavoro dovrà essere approvata dal Parlamento. Incoraggiare le privatizzazioni sia a livello centrale sia a livello dei governi locali per frenare il coinvolgimento dello stato nell’economia e ridurre il debito. Rafforzare l’efficienza del sistema giudiziario. Quanto all’eurozona, il Fmi ribadisce che “la salute del sistema finanziario è essenziale per sostenere la domanda”, “la ristrutturazione delle banche va incoraggiata” e “la ricapitalizzazione” degli istituti di credito va “promossa”. Ma sottolinea anche che “spingere la crescita è sempre importante” e “nell’area euro è divenuto urgente”: la “crescita è cruciale per la stabilità”.”

Politica e giustizia. Bossi e Penati, Ruby e calcio scandalo. Le verità sepolte dalla legge bavaglio. Segreta anche l’intercettazione sulla risata per il terremoto. Piero Colaprico chide: “Cosa sarebbe uscito dalle urne se gli italiani non avessero letto alcune intercettazioni?”

Calcio batte economia. Il Giornale: “L’Italia resta nell’Euro. Cassano e Balotelli meglio di Monti: 2-0 all’Irlanda. La Spagna non fa scherzi: niente biscotto con la Croazia Azzurri ai quarti, con noi ci saranno anche Grecia e Portogallo. È la rivincita dei Paesi nel mirino dello spread.”

Esodi e ferie tagliate. Pagano solo i giovani. Editoriale di Nicola Porro: “Come su un pacchetto di sigarette occorre avvertire subito i lettori: questo articolo può nuocere gra­vemente alla salute degli ultras antigovernativi. Si intende dare ragione al ministro del Lavoro, Elsa Fornero. O me­glio, abbiamo intenzione di difendere la sua riforma pensionistica. E in una certa mi­sura ( le critiche di Antonio Signorini nell’ar­ticolo all’interno reggono tutte) compren­diamo le ragioni per cui il sottosegretario Polillo ha proposto di ridurre le ferie per gli italiani. Le due cose, vedremo, sono legate (anche se i due si detestano)..”

Il terzo salvataggio di Atene rischia di costare caro all’Italia. L’analisi di Francesco Forte: “È durata poco la soddisfazio­ne ai vertici dell’Eurozona per il fatto che in Grecia hanno vinto i partiti che vogliono che il Paese rimanga nell’euro. È errato suppor­re che ciò farà diminuire i pro­blemi del no­stro debito pub­blico, per non parlare di quel­lo spagnolo.
Infatti, l’eu­ro continua a essere sotto at­tacco come pri­ma, semmai più di prima, perché comun­que la Grecia ha bisogno di aiuti addizio­nali e non si sa se, e quando, e come l’Unione europea deci­da di darglieli. In ogni caso, l’Italia dovrà pagare ancora per la Grecia, salvo nell’ipo­tesi di miraco­li, che spieghe­rò più avanti.” 

Il Colle chiede, il pg esegue le pressioni per Mancino. Il Fatto Quotidiano: “Il consigliere di Napolitano suggerisce all’ex ministro: “Intervenire sul procuratore Grasso, domani gli parlo”. Poi il Quirinale scrive una lettera al Pg della Cassazione (“l’ha voluta lui per sentirsi più forte”), che subito dopo convoca il capo della Procura nazionale. Nelle telefonate un intreccio di interferenze nell’inchiesta di Palermo.”

Editoriale di Marco Travaglio: “Si conoscono tutti da tempo. D’Ambrosio era all’Alto Commissariato Antimafia assieme a Mori e Francesco Di Maggio (altro uomo chiave della trattativa), poi fu vicecapogabinetto di Conso, nello stesso governo in cui c’era Mancino. Napolitano era presidente della Camera. Poi le parti s’invertirono: Mancino alla Camera e Napolitano al Viminale. Poi Mancino vicepresidente del Csm di cui Esposito è membro e Napolitano presidente con D’Ambrosio consigliere. Poi, naturalmente, a ogni anniversario, tutti a Capaci e in Via D’Amelio a chiedere “tutta la verità”. Forse è il caso che si dimetta qualcuno, per aiutarci a credere che tutto sia avvenuto alle spalle di Napolitano. A questo siamo ridotti: a sperare nell’“a sua insaputa”..”

Ripartizione dei tratti

Sulla Salerno-Reggio Calabria il pizzo è una tassa ambientale. L’approfondimento di Enrico Fierro: “Il check-point di Eboli non deve essere “scostumato”, come dice il boss intercettato in una delle tante inchieste (sette negli ultimi anni) sulle infiltrazioni mafiose nei lavori della Salerno-Reggio Calabria. Com-portarsi in modo educato significa pagare. Almeno il 3% sull’importo dei lavori, che i boss gentilmente definiscono “tassa ambientale”. Basta versarla con puntualità e si vive tranquilli..”

 

 
Usa e Brics, pressing sull’Europa. La Stampa: “Obama duro: è l’ora di agire, subito. Barroso: non prendiamo lezioni da nessuno Monti: la crisi non è nata da noi. Merkel gela Atene: gli aiuti non si rinegoziano.”

Il retroscena di Maurizio Molinari: “In parallelo con Obama si muove il leader cinese Hu Jintao, che vede anch’egli la Merkel e oggi incontrerà il presidente francese François Hollande. La priorità che Hu discute con Merkel è «l’aumento della domanda globale» al fine di consentire alle economie con surplus di continuare a trainare la crescita globale, scongiurando il rischio di una nuova recessione, e questo significa rilanciare con forza la richiesta del G8 di Camp David: «Ora è il momento della crescita». Il messaggio per la Merkel è schietto: l’asse privilegiato con Pechino potrebbe essere a rischio se l’austerity continuerà a frenare i consumi dell’Europa..”

Esteri. L’intervista a Sofia Voultepsis (Nea Dimokratia): “La Grecia ha votato per l’Europa e per l’euro, ma adesso ci aspettano delle grandi sfide. Una molto importante è risolvere il problema degli immigrati. Sono due milioni su una popolazione di 11 milioni, chiunque capirebbe che sono troppi. Oltretutto, sia i regolarizzati, sia gli illegali utilizzano i nostri servizi pubblici, gli ospedali, gli autobus: tutto. Perciò io propongo che le spese sanitarie siano conteggiate fuori dal deficit.”

Francia. Marion Le Pen: “Non sono la marionetta di mio nonno.” Scrive Alberto Mattioli: “Un angelo per «dédiaboliser» il Front National. L’elezione all’Assemblée nationale della bionda Marion Maréchal-Le Pen, 22 anni, la più giovane deputata nella storia della Quinta repubblica, non è solo una nuova puntata nella dynasty di un partito, il Front national, che si identifica da sempre con una famiglia e nemmeno, come accusano gli avversari, un caso di nepotismo sfacciato (familismo amorale anche dall’altra parte delle Alpi?)..”

Ai piedi della diga che divora la foresta “Addio Amazzonia”. Il reportage di Roberto Giovannini: “Tutti gli studiosi confermano che qui a Tucuruì il gigante di cemento è stato paracadutato dal nulla nel mezzo della foresta amazzonica senza neanche provare a considerarne il (drammatico, si è visto) impatto ambientale e sociale. Le prime vittime sono stati gli scacciati, finiti in miserabili borgate ghetto, Breu Branco e Novo Repartimento: dietro le poche abitazioni decenti sulla via principale, sono disseminate tristissime casupole diroccate..”

Tassi spagnoli record, spread in rialzo. Il Sole 24 Ore: “Il voto greco non basta ai mercati: Bonos oltre il 7% per la crisi delle banche, Piazza Affari perde il 2,85%, divario BTp-Bund a 464.”

Editoriale di Adriana Cerretelli: “Dalle urne di domenica François Hollande è uscito rafforzato da una buona maggioranza socialista all’Assemblea nazionale. Il che è insieme una buona e una cattiva notizia. Buona perché potrà governare senza essere condizionato dall’estrema sinistra. Cattiva perché le sue idee in fatto di politiche economiche e di bilancio, di crescita, eurobond e mandato della Bce sono tutt’altro che in sintonia con quelle tedesche. E un presidente francese, forte del consenso maggioritario della propria opinione pubblica e di non pochi alleati dentro al Consiglio europeo, potrebbe diventare un interlocutore coriaceo e troppo rivendicativo. Alieno a qualsiasi rinuncia alla sovranità nazionale sul bilancio. Con il rischio di isolare la Germania in Europa, alimentandone il malessere verso i partner e la nostalgia per il vecchio marco. Questo è lo scenario da evitare per salvare l’euro e l’Europa. Ma i mercati, che lo conoscono, ci ballano sopra con estremo profitto. In assenza di una prova di leadership coraggiosa e lungimirante, potrebbero vincere loro..”

Solo tre settimane per scegliere il futuro dell’Europa. Per Maximilian Cellino: “Le tre settimane decisive per le sorti dell’euro si sono aperte con un nulla di fatto. Potremmo in fondo definirlo un pareggio, magari fuori casa, perché se è vero che le elezioni greche si sono concluse con l’esito forse più sperato dagli investitori (la vittoria di una coalizione che forse si era spesa di più in campagna elettorale per la permanenza del Paese nell’Eurozona) e si è evitato il peggio, è anche evidente che la strada verso la soluzione dei problemi resta sempre in salita: ad Atene come a Madrid e nel resto d’Europa.”

Il Secolo XIX: “Enti inutili, così la Regione Liguria spreca ogni anno sette milioni.” Cronaca: “Genova, padre ferma il rave bus pieno di droga.”

Il Messaggero: “Borse giù, il voto greco non basta.” Editoriale di Marco Fortis: “La Grecia è rimasta nell’euro. Le temute elezioni politiche hanno avuto un esito favorevole: i greci hanno responsabilmente deciso di accettare le severe condizioni poste dall’Europa per il risanamento delle finanze del loro Paese. Una prova di maturità non scontata. Tanti nel mondo fino a domenica sera non ci avrebbero puntato una dracma e già si ipotizzavano gli scenari più cupi, con Atene subito fuori dalla moneta unica e il Paese consegnato ai partiti più estremisti, in una parola al disordine. Ciò avrebbe avuto conseguenze e costi inimmaginabili per l’intera Europa e la stessa economia mondiale.”

L’intervista di Anna GuaitaSteve Hanke, economista liberista della Johns Hopkins University e del Cato Institute: “La Grecia è nell’Europa ma nel cuore è uno stato balcanico: vedrete come litigheranno, proprio come è successo in Serbia, dove è passato un mese dalle elezioni e ancora non c’è un governo e anzi non si fa che litigare. Forse, la scelta più giusta quando si parla della Grecia sarebbe la stessa che si deve compiere davanti a un arto in cancrena: si deve amputare. Non vuol dire che sia un’operazione facile. Anzi. Ma per salvare il corpo dell’Europa può essere necessario.”

La Gazzetta dello Sport

La Gazzetta dello Sport: “Avanti tutta, Cassano e Balotelli! L’Italia vola ai quarti. Doveva essere la Nazionale di FantAntonio e SuperMario: eccola. Unico guaio l’infortunio di Chiellini.”

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