Brunetta, l’appello a Renzi: “Meno tasse e più crescita”
Pubblicato il 11 Dicembre 2013 - 12:24 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – “Meno tasse e più crescita”, Renato Brunetta lancia l’appello a Renzi: “Proponi alla Camera un bel maxiemendamento sulla legge di Stabilità per meno tasse e più crescita e te lo votiamo!”
“Il testo che ci è arrivato dal Senato è peggiorato. È un testo clientelare, dispersivo e produce spreco di risorse “, ha spiegato Brunetta presentando le 16 proposte di emendamento alla manovra e ricordando che l’attuale stesura prevede un aggravio di spesa da 7,5 miliardi di euro e, in caso di crescita zero l’anno prossimo e un +1% di Pil nel 2015-2016, la pressione fiscale aumenterebbe al 44,6 a fine periodo dal 44,3% del 2013. “Se il Pd vuole lanciare un nuovo corso, questa è l’occasione”, ha chiosato Mariastella Gelmini, mentre Mara Carfagna ha definito l’attuale Finanziaria “timida e inadeguata”.
Forza Italia non ci sta, scrive Gian Maria De Francesco sul Giornale:
Ma in che cosa si sostanziano le 16 proposte di Forza Italia accompagnate dal corpus di emendamenti «Meno tasse meno spesa» del presidente della commissione Finanze Daniele Capezzone? Il caposaldo è il rovesciamento della clausola di salvaguardia: costi standard in tutta la pubblica amministrazione per evitare che scattino i tagli a deduzioni, detrazioni e agevolazioni fiscali. In secondo luogo, si chiede un tetto fisso per il prelievo Imu a 21 miliardi che escluda la prima casa, i terreni e i fabbricati agricoli.
Altri due assi portanti sono rappresentati dalla possibilità di riscatto delle case popolari da parte degli inquilini e dalla cessione di parte del demanio marittimo ai concessionari. L’emendamento, firmato da Ignazio Abrignani, prevede che le aree occupate da manufatti, strutture e attrezzature varie possano essere esclusi dal Demanio e posti in vendita (con prelazione ai concessionari) entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge. Forza Italia, inoltre, vuole accelerare la dismissione delle municipalizzate e risparmiare sui costi della sanità con l’introduzione ella ricetta elettronica. Tra le altre proposteanche il finanziamento delle scuole paritarie, il rafforzamento degli organici di pubblica sicurezza e la no tax area per i lavoratori autonomi. E soprattutto, la possibilità di edificare nuovi stadi e centri sportivi. Nell’emendamento che porta la prima firma di Brunetta, gli stadi e le opere annesse vengono dichiarati «opere di preminente interesse sociale e nazionale ».
Nell’insieme di proposte di Capezzone, invece, si ritrovano il ripristino dell’aliquota Iva al 20% (dall’attuale 22%) nei prossimi due anni,l’abolizione delle Province e l’eliminazione dell’Irpef retroattiva sulle case sfitte.