ROMA -“La Cassa depositi e prestiti – come si legge sul Messaggero – è entrata nella lista degli enti finanziari del settore pubblico ammessi al programma della Bce di Quantitative easing. L’annuncio è arrivato ieri, dopo la riunione del Consiglio Bce. Insieme a Cdp sono state ammesse nella nuova lista altri enti finanziari fra cui l’omologo francese di Cdp, Caisse des Dèpots”.
L’articolo del Messaggero: La controllata dal Tesoro ha in programma un piano da 13 miliardi di emissioni di Emtn (Euro medium term notes) che normalmente vengono quotate alla Borsa del Lussemburgo che dovrebbero essere appetibili per Bce. Non si sa ancora in che misura la Bce acquisterà bond Cdp, in ogni caso l’operazione permetterà a Cdp di far sentire maggiormente il proprio peso sull’ economia italiana. Nel 2014, come risulta dal bilancio approvato ieri dal cda presieduto da Franco Bassanini, il gruppo Cdp, attraverso finanziamenti, investimenti e garanzie ha mobilitato e gestito risorse per 29 miliardi: il 53% è andato alle imprese, il 39% in favore degli enti pubblici e l’8% per la realizzazione delle infrastrutture. Sempre nel 2014 il gruppo ha visto il suo attivo salire a 402 miliardi di euro in aumento del 9% rispetto al 2013 (di cui 350 miliardi di pertinenza della capogruppo). In calo invece l’utile netto sia per Cdp, pari a 2,2 miliardi di euro (-8%), sia per il gruppo a 2,7 miliardi di euro (-22%) (…).