ROMA – Checco Zalone si arricchisce al botteghino e non solo. Un post sul blog di Andrea Giacobino, ripreso anche da Dagospia, spiega gli affari del comico barese anche fuori dallo schermo.
C’è un legame di business fra “Checco Zalone”, nome d’arte del comico pugliese Luca Medici, e Pietro Valsecchi, che con la sua Taodue ha prodotto il film “Quo vado” che sta macinando record di incassi. “Zalone”, infatti, è azionista al 50% di Tartare Filmcostituita a Roma davanti al notaio Guido Gilardoni di cui l’altro socio è Filippo Valsecchi, figlio del produttore.
La società ha per oggetto “la produzione, l’acquisto, lo sfruttamento, il commercio e la produzione di prodotti audiovisivi”, nonché la vendita e distribuzione di film, telefilm, programmi cinematografici e televisivi.
La società di Valsecchi junior e “Zalone” è condotta da un amministratore unico: Reginaldo Mamma. Laureato in economia e commercio alla Sapienza di Roma, Mamma è commercialista dal 1991 e nel 2006 ha costituito lo Studio Tributario Associato Mamma, Pietropaoli, Rossetti, Vigliocco con uffici a Milano che svolge attività di consulenza tributaria soprattutto per clientela del settore della produzione cinematografica e televisiva.
“Zalone” è anche socio paritetico al 25% anche di Officina 5.1, fondata nel 2014 con altri tre soggetti: Giuseppe Saponari, project manager, Fabio Volpentesta e Pietro Morana, entrambi produttori cinematografici ed ex azionisti della romana Inlusion. Infine il comico pugliese controlla la barese Mzl che ha chiuso il 2014 con un utile di oltre 1,1 milioni di euro.
Intanto Checco Zalone continua a macinare record su record: Quo vado?, la nuova commedia diretta da Gennaro Nunziante, ha incassato 37 milioni e 200mila euro in soli sei giorni. Cinque milioni di italiani sono andati a vederlo al cinema da Capodanno alla Befana. Il film distribuito da Medusa si avvia dunque a superare i 52 milioni incassati dal precedente film del comico pugliese Sole a catinelle, che rappresenta il record di sempre per un film italiano.