ROMA – “Ma chi detta la linea domenicale in casa Sallusti-Santanché?” si chiede Giovanni Bucchi di Italia Oggi: “La domande sorge spontanea leggendo la rassegna stampa del lunedì”.
L’articolo di Bucchi:
Il direttore de il Giornale, Alessandro Sallusti, nel suo editoriale dal titolo «Due cosette su Boldrini, Casini e Alfano» scrive così del vicepremier nonché leader del Nuovo Centrodestra: «Tre mesi fa era convinto di essere il leader del futuro centrodestra. Ha pure fondato un partito sostitutivo di Forza Italia. Ieri ha ridimensionato l’obiettivo ammettendo che al massimo lui sarà fondamentale per far vincere le elezioni a Berlusconi. Aspettiamo altri tre mesi e poi – coi sondaggi in caduta libera – anche quel ‘fondamentale’ sarà rimangiato e sostituito da un più realistico ‘disponibile’. Ma pronunciato sempre con la solennità e l’enfasi di chi la sa lunga».
Da il Giornale a La Stampa di Torino, alla quale domenica la parlamentare di Forza Italia, la pitonessa Daniela Santanché, compagna di Sallusti, rilascia un’intervista al giornalista Amedeo La Mattina pubblicata il giorno dopo, cioè ieri, col seguente titolo: «Casini è solo un bluff. Ammetta di aver sbagliato tutto».
Ebbene, all’osservazione del cronista su Alfano che sostiene come Fi non vinca senza Ncd, la Santanché così replica: «Due mesi fa Alfano diceva di essere il futuro del centrodestra. In questi giorni ha detto di essere indispensabile a far vincere il centrodestra. Ma con i sondaggi che continuano a calare tra due mesi troveremo Alfano ai giardinetti a fare compagnia a Fini».
Dunque, più o meno le stesse parole per affossare l’ex delfino di Silvio Berlusconi, lo stesso schema del cosa diceva prima, cosa dice adesso e cosa dirà o farà domani. Inevitabile e spontanea la domanda: chi detta la linea domenicale con cui bastonare Alfano&co con frasi e ricostruzioni molto simili tra loro se non quasi uguali? Chi decide come formulare le critiche, il direttore Sallusti o la pitonessa Santanché? Agli specialisti del retroscena l’ardua risposta.