Claudia Lombardo (Sardegna) e le altre mega indennità delle Regioni

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Claudia Lombardo

ROMA – Il caso di Claudia Lombardo, la ex presidentessa del Consiglio regionale della Sardegna che a 41 anni già gode di una pensione di 5.129 euro netti al mese è stato riportato di attualità da un articolo di Giorgio Ponziano su Italia Oggi, dedicato alle “Mega indennità delle Regioni”, di cui “è stato promesso più volte il taglio” e che invece “continuano a restare in piedi più robuste che mai”.

Il caso di Claudia Lombardo diventò uno scandalo nazionale nel mese di maggio, quando i giornali riportarono la notizia della sua mega baby pensione.

Lo scandalo dei vitalizi ha già avuto l’onore della cronaca e sono avvenuti, sull’onda dell’indignazione, calmieramenti e modifiche procedurali. Ma non c’è stato il colpo di spugna, pur promesso, e lo strumento del vitalizio è ancora in vigore nei due rami del parlamento mentre nelle Regioni c’è chi le ha tolte e chi continua (quasi) come prima. Poi ci sono i diritti acquisiti, ovvero chi percepisce l’assegno in base alle vecchie regole: intoccabili, hanno urlato i percettori, ma non si capisce perché si possano tosare i pensionati Inps e non i politici.

Tra le Regioni che ha abrogato i vitalizi vi è l’Emilia-Romagna, andata al voto (per le dimissioni del presidente Vasco Errani) qualche settimana fa. Ma i vecchi consiglieri li hanno cancellati per i loro successori, mentre li hanno tenuti per sé. Perciò il neo-presidente, Stefano Bonaccini, alle prese col bilancio ha trovato la sorpresa di un esborso di 5 milioni di per i 160 già a libro paga a cui se ne aggiungeranno una quarantina che hanno appena concluso la legislatura, tra i quali Vasco Errani che percepirà oltre 5 mila al mese.

Anche la Toscana ha in bilancio, nel 2014, una cifra cospicua per i suoi ex: 4,6 milioni. Un importo che addirittura si avvicina a quanto la Regione spende per pagare gli emolumenti per i consiglieri in carica: 6,7 milioni. In base a una disposizione approvata negli ultimi anni è stato deciso di pagare i vitalizi anche oltre la morte dei consiglieri: con la reversibilità l’assegno passa agli eredi. Commenta la sindacalista Marvi Maggio, della Rsu della Regione: «con tanti precari e disoccupati è una grave offesa per chi ha fame di lavoro e di reddito».

Nella lista toscana compaiono pure nomi eccellenti come l’ex-parlamentare peo di Forza Italia, Paolo Bertolozzi, che nella veste di ex-consigliere percepisce un vitalizio di quasi 4 mila al mese, un gradino sotto vi è l’ex-ministro alla Pubblica Istruzione, Luigi Berlinguer, anch’egli ex-consigliere della Regione Toscana. Marvi Maggio è indignata anche perché la Regione prevede che i consiglieri possano farsi anticipare l’indennità di fine mandato: «Mentre per i dipendenti pubblici, con gli stipendi bloccati dal 2009, si sposta l’età della pensione a 70 anni, la Regione, che non ha mai fondi per nulla, trova i soldi per l’anticipo della liquidazione a consiglieri che percepiscono indennità da oltre 100mila l’anno». Sono una ventina i consiglieri toscani che si sono fatti versare in anticipo il Trf.

Inoltre chi percepisce il vitalizio può tranquillamente aggiungerlo ad altri introitito dal comma 2 della legge regionale, Ogni regione va per suo conto. Così il Piemonte prevede una decurtazione del 40% del vitalizio nel caso di cumulo. Inoltre il mese scorso il consiglio regionale piemontese ha invocato la solidarietà e deciso di limare i vitalizi, ma alla fine la montagna ha partorito il topolino: nel 2015 i 199 ex-consiglieri percepiranno 8 milioni di con un risparmio, per la Regione, di appena 740 mila .

I grillini gridano allo scandalo: «Considerando la situazione di dissesto della Regione- dicono i consiglieri regionali Davide Bono e Giorgio Bertola- la decisione è ridicola se non offensiva verso i piemontesi che presto dovranno affrontare un nuovo aumento delle tasse regionali». In Sardegna si è verificato un tiraemolla tra la Regione che non voleva pubblicare le generalità dei percettori dei vitalizi e l’iniziativa su stampa e web #dateciinomi. Alla fine ha ceduto e si scopre così che i fortunati sono 317 e a loro lo scorso anno sono andati 15,8 milioni (…)

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