Colosseo, anche il servizio abusivo guardaroba

Colosseo, anche il servizio abusivo guardaroba
Colosseo, anche il servizio abusivo guardaroba

ROMA – Turisti non proprio attentissimi e truffatori che possono agire assolutamente indisturbati. Succede al Colosseo dove, causa assenze di controlli e normative che vietano ai turisti di portare nell’Anfiteatro borsoni e trolley voluminosi, è spuntato un “servizio”, si fa per dire, di salta fila e controllo bagagli. Peccato che sia tutto finto e gli incauti turisti che lasciano le loro borse rischiano di non ritrovarle. O addirittura si ritrovano a pagare il “supplemento salta fila”. Con buona pace loro e pessima figura di una città che di turismo dovrebbe campare e che nulla fa perché questo non succeda.
A raccontare tutto, per il Messaggero, è Laura Larcan

L’ultimo business su piazza del Colosseo è quello del guardaroba. Siccome è vietato “introdurre zaini, valige – come recitano i cartelli – trolley, borse voluminose”, nell’Anfiteatro Flavio e nel Foro romano-Palatino (e poiché i monumenti non sono attrezzati con guardaroba), ecco che con l’abbocco del saltafila i bagarini rilanciano all’occorrenza con il guardarobiere, un servizio offerto per quei turisti indecisi ma con borse al seguito che rischierebbero di ostacolare l’ingresso. Vatti a fidare, dirà qualcuno. Possibile che i turisti lascino a perfetti sconosciuti i propri bagagli? Può succedere.

Come ieri (erano circa le 14), quando un gruppetto di ragazzi con trolley e borsoni al seguito hanno usufruito del “servizio”, prendendo il tour abusivo “skip the line” (pagamento cash sulla piazza senza ricevuta), e consegnando le valige al “personale” di una sedicente agenzia turistica il cui slogan è “Official Guided Tour”. D’altronde, come dicono dalla Polizia provinciale, il sistema dei saltafila è sempre più aggiornato. L’allarme terrorismo impone nuovi sistemi di sicurezza al Colosseo? E gli adescatori di necessità fanno virtù. Per il resto, ieri, in un primaverile sabato di stagione turistica, l’area archeologica centrale sembrava il viaggio in un girone dantesco. Quello dell’abusivismo. I centurioni sono tornati ormai a vendere pose en travesti a pochi metri dal Colosseo (non più solo lungo il perimetro della piazza), così come sfilano a regolare distanza banchetti di cartone con occhiali da sole e custodie di cellulari. I venditori di selfie stick sono un esercito con l’insistenza di un martello pneumatico. Senza tralasciare, l’assedio di bancarelle paccottiglia e camion bar. La via Sacra, poi, è un bazar di ambulanti di cappelli, borse tarocche. Si vende di tutto qui. La piazza del Colosseo è presidiata da una camionetta dell’Esercito e da due mezzi dei carabinieri. I vigili si vedono ai varchi di largo Corrado Ricci e piazza Venezia.

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