ROMA – Il Corriere prende la pubblicità della Stampa. Prove di fusione? E’ la domanda di Libero, un articolo di Nino Sunseri:
Al quarto anno consecutivo di crisi comincia la rivoluzione nel mondo delle concessionarie che raccolgono pubblicità per la carta stampata. La Rcs annuncia che da febbraio si occuperà delle inserzioni nazionali anche per La Stampa. È il primo risultato della scalata della Fiat a via Solferino. Da oggi, invece, Angelo Sajeva, 60 anni assume la presidenza della società che si occupa di pubblicità per il gruppo Class Editori dei quotidiani Mf e Italia Oggi del settimanale Milano Finanza e dell’emittente Class-Cnbc. Uscito dalla Mondadori pochi mesi fa il manager palermitano non ha tardato a ricollocarsi. In qualche modo i fili delle due comunicazioni si tengono.
Hanno origine comune dal dissolvimento della Publikompass, la concessionaria di proprietà del Lingotto che sostanzialmente conclude la sua esistenza. Resterà come piccolo presidio locale che si occuperà delle inserzioni per la Stampa a Torino e dintorni. Della grande rete nazionale costruita negli anni (alla quale anche Sajeva come amministratore delegato aveva collaborato) non resta più nulla. Un sogno finito male che ora rinasce sotto altre forme. A prendere l’eredità di Pk sarà la Rcs Pubblicità guidata da Raimondo Zanaboni. Sommerà le attività legate al gruppo di via Solferino (a cominciare da Corriere e Gazzetta) a quelle della Stampa che complessivamente, lo scorso hanno, hanno incassato una trentina di milioni. Poi una tappa a Bologna dove, da alcuni mesi, Rcs lavora per il gruppo Rieffeser (Resto del Carlino, La Nazione, il Giorno).
Un salto a Bari (Gazzetta della Mezzogiorno) e infine il tuffo in Sicilia dove si occuperà della pubblicità nazionale del Giornale di Sicilia, Gazzetta del Sud e La Sicilia. Fra Palermo e Messina le strade del gruppo di via Solferino si incroceranno con quelle di Sajeva la cui società costituita insieme agli editori dell’isola e operativa da Capodanno, si occuperà delle inserzioni locali. In poche ore il panorama del sistema di raccolta pubblicitaria in Italia è cambiato di colpo. Erano tutte iniziative in incubazione da tempo. La scalata del Lingotto alla Rcs-Corriere della Sera ha dato un robusto colpo d’acceleratore cambiando radicalmente il profilo competitivo del settore. Il blocco che si raccoglie attorno alla Fiat diventa, di gran lunga il principale protagonista in campo lasciando i concorrenti, a cominciare dal gruppo Espresso- Repubblica, a debita distanza. E’ immaginabile che gli strateghi di questa operazione abbiano fatto bene i conti per evitare la scomunica dell’Antitrust. La concentrazione della raccolta pubblicitaria è il primo passo verso la costituzione di Cor- Stampa, il grande quotidiano del Nord di cui tanto si parla, con base a Torino e a Milano?
Al momento l’ipotesi sembra abbastanza prematura: sia per ragioni tecniche sia perché su un’operazione del genere l’attenzione del mondo politico diventerebbe implacabile. Tanto più feroce adesso che rapporti fra il mondo Fiat e il sistema dei partiti ha toccato il minimo storico. Difficile far passare inosservata la nascita di un grande quotidiano del Nord che attraverso lo strumento della raccolta pubblicitaria, controlla anche buona parte delle fonti di introito della stampa locale. Già così, con le proprietà formalmente separate (Rcs è quotata e Fiat possiede solo il 20%) è facile immaginare l’inten – sificazione del fuoco di sbarramento. Figuriamoci che cosa accadrebbe se l’integrazione diventasse totale.
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