Draghi cosa farà a Bruxelles? “Gli chiederanno di svuotare la pattumiera la sera”, crudeli giudizi

di Redazione politica
Pubblicato il 21 Aprile 2024 - 08:04
Draghi cosa farà a Bruxelles? "Gli chiederanno di svuotare la pattumiera la sera", crudeli giudizi Draghi cosa farà a Bruxelles? "Gli chiederanno di svuotare la pattumiera la sera", crudeli giudizi

Draghi a Bruxelles? “Gli chiederanno di s

Draghi a capo dell‘Europa alla verde età di 77 anni? Largo ai giovani, Mario Draghi non si dà pace, ma ha poche chances.

Un articolo di Carmelo Caruso sul Foglio stronca l’ex capo della banca europea: “Draghi platonici Salvini lo boicotta, per Meloni è “filosofia”, il Pd non può sostenerlo. I parlamentari: “Meglio Tajani””.

  • “Lo amano come il tiratardi ama la sveglia, come il genero ama la suocera. Non se ne può parlare male, ma nessuno vuole averla in casa”.
  • Per Giorgia Meloni è “filosofia”.
  • Salvini dice che “si è sacrificato per lui”.
  • Giuseppe Conte lo ritiene un addetto allo sportello della Bce. 
  • Cosa farà a Bruxelles? Gli chiederanno di svuotare la pattumiera la sera: “Scendi, Mario”.

Provate a domandare a un parlamentare cosa pensa di Draghi alla guida della Commissione Ue,  chiede Carmelo Caruso. Preferiscono Tajani. Manlio Messina, di FdI: “Gli unici Draghi che conosco sono quelli delle serie tv. Per il resto l’ex premier è una grande personalità”.

A ogni articolo di elogio, un grande elettore di Draghi muore, a ogni sua relazione sulla competitività un deputato di sinistra muore dalla voglia di votarlo, ma non può perché il Pse ha lo spitznkandidat, Nicolas Schmit, che Elly Schlein chiama “Nico”. 

DRAGHI IN EUROPA? PER MELONI è FILOSOFIA

Giorgia Meloni, che davvero può decidere il futuro dell’Europa, e di Draghi, quando le hanno chiesto dell’ex premier, ha risposto: “Sono contenta che si parli di un italiano per un ruolo del genere, ma questo dibattito è filosofia buona per i titoli dei giornali”. Lei pensa a Tajani che è perfetto, e non solo per i giornali.

I leghisti non appena sentono il suo nome vanno a casa del nonno a cercare l’alabarda arrugginita. 

Tutte le competizioni si mettono male quando di un candidato si dice: “Grande personalità”. Andrea Crippa, vicesegretario della Lega: “Perché da vremmo appoggiare uno che ci indica Macron?”.

“Draghi? Già dato”. Salvini, ma lei vuole Draghi alla Commissione? “Già dato”. Ma a cosa dobbiamo questa antipatia, questa ostilità, contro l’ex presidente? “Come a cosa dobbiamo? Siamo scesi dal trenta per cento al sette. Ci ha prosciugati”.  

E Tajani? “Ha dalla sua la famiglia popolare, e in Europa la famiglia conta”. I politici italiani non hanno mai amato Draghi, e continuano, perché gli rimproverano di essere stato sempre indicato, e perché loro si prendono sputi, indagini, lui solo onori. 

Giuseppe Conte ha un’opinione ben precisa. Pensa che Draghi sia solo un Conte dimezzato, e non lo nasconde perché “il Pnrr in Italia l’ho portato io, ne conviene?”.

LA SENTENZA DI LUCA SBARDELLA

Per Luca Sbardella di FdI, “il solo fatto che l’Italia se la gioca, con Tajani e Draghi, è un grande risultato”. Ma Draghi? “Grande personalità”. Ahi. Meloni lo sosterrà? E Sbardella: “A Draghi riconosco la signorilità con cui è uscito. Draghi non ha tradito”. E chi avrebbe tradito? “Mario Monti. Ha chiesto la pensione agli italiani e poi si è candidato”.