ROMA – Droni, robot, case intelligenti e auto che si guidano da sole. Questo è il business di un futuro nemmeno troppo lontano in cui i colossi come Google, Facebook e Yahoo continuano ad addentrarsi. Dagli occhiali Google Glass per la realtà aumentata ai traduttori istantanei, il mercato hi tech è in rapida espansione e ogni colosso vuole la sua parte.
Francesco Paolo Giordano su Il Giornale scrive:
“L’ultima contesa si è vissuta sul territorio di Twitch, una piattaforma che raccoglie le clip dei giocatori di videogames: una sorta di tutorial per chi vuole capire il modo migliore per raggiungere un certo livello di gioco. Con più di 50 milioni di utenti al mese, il sito californiano aveva attirato l’interesse di Google; ma poi l’ha spuntata Amazon, che ha dovuto tirare fuori la bellezza di 970 milioni di dollari – l’acquisto più caro in assoluto da parte del colosso del commercio elettronico -“.
Il futuro sarà più smart, i dubbi in proposito sono pochi:
“Pensiamo ai robot, per esempio: un settore su cui Google negli ultimi mesi ha deciso di puntare con convinzione, al punto da rilevare ben otto società e metterci a capo Andy Rubin, l’uomo di Android. Progetti che, anche se per stessa ammissione dei responsabili sono ancora in fase di sperimentazione, stanno già dando i primi frutti: come l’auto intelligente messa a punto dal colosso di Mountain View, capace di muoversi da sola, senza alcun intervento da parte dell’uomo. Tra le aziende rilevate, spicca la Boston Dynamics, da anni in stretto contatto con il Pentagono: qui sono nati robot come Cheetah, in grado di correre più veloce di Usain Bolt, e Atlas, un robot umanoide alto quasi 2 metri”.
E anche le case smart, con rivelatori di fumo ad hoc, entrano nelle priorità hi tech di domani per Google:
“Procedendo all’acquisizione di Dropcam e Nest Labs. Un passo in avanti per il sogno della casa intelligente, con i vari dispositivi per gli interni manipolabili con un clic o con un comando touch. Ci sono i termostati che fanno tutto da soli, che una volta impostati regolano caldaia e condizionatori in base alla temperatura percepita all’esterno. E poi i rilevatori di fumo hi-tech: ma nello scorso aprile i prodotti sono stati ritirati, perché si spegnerebbero con un semplice movimento delle mani”.
Sui Google Glass invece c’è Facebook che prova a tenere il passo:
“Ma qui Facebook non vuole darla vinta e nella scorsa primavera ha perfezionato l’acquisto di Oculus, in diretta concorrenza sul mercato futuristico dei visori per la realtà aumentata. Un oggetto che, si scommette, presto sarà indispensabile per ognuno di noi. Come pure potranno presto diventarlo tutti quei servizi in grado di tradurre da una lingua all’altra: è il caso di Jibbigo, cui serve un input vocale, o di Word Lens, che mediante la realtà aumentata traduce un cartello inquadrato dalla fotocamera di uno smartphone”.
E anche la sicurezza cambia, con l’addio alle password:
“diventeranno semplici ricordi, con il riconoscimento facciale su cui lavorano le varie Viewdle, PittPatt e Face.com. Per finire con il mondo vario e a tratti eccentrico delle app: c’è quella che ti permette di fare un regalo virtuale a un tuo amico, quella che prevede i comportamenti sociali sulla base dell’utilizzo dello smartphone, quella che monitora la tua attività sportiva, conteggiando tipo di esercizio svolto, durata, e così via. Vi sembrano ammennicoli di quart’ordine? Sarà, ma finché Page, Brin e Zuckerberg punteranno i loro ingombranti risparmi, prima o poi ce li troveremo di fronte”.