BOLOGNA – Spumante Ferrari, panettoni, zamponi, aceto balsamico, parmigiano reggiano, biglietti d’auguri firmati Pd e distribuiti tra dipendenti e simpatizzanti in Emilia Romagna. Quindicimila euro divisi tra tutto l’arco costituzionale, Pd “partito di maggioranza che da solo ha speso 8 mila euro per le strenne natalizie”, Pdl, Sel, Udc e Lega. C’è chi ha comprando agendine, chi libri, chi bottiglie di vino, chi come Sel “buoni istituzionali da spendere in libreria”.
Quindicimila euro sono una sciocchezza nel mare del mezzo milione “investito” in cene, ma tutto è stato controllato e classificato e nemmeno uno scontrino è sfuggito ai finanzieri mandati dalla procura a spulciare tra i 5 milioni e mezzo di denaro pubblico che nove gruppi consiliari della Regione Emilia-Romagna hanno fatto uscire dalle loro casse — la maggior parte in consulenze e collaborazioni — in nemmeno 20 mesi, dal maggio 2010 al dicembre 2011.
Andrea Pollastri ammette di aver dato un contributo di 500 euro per un rinfresco offerto ad una manifestazione promozionale: “Un incontro tra un’associazione che produce vino locale e l’allora sottosegretario all’Economia Luigi Casero”.
Marco Monari, dimissionario dal gruppo Pd, ieri non si è presentato nella sede della Regione per un malore.
Dopo i 30 mila euro di cene anche in ristoranti di lusso, due soggiorni a Venezia e Amalfi, ora spunta l’acquisto da parte sua di una penna del valore di 500 euro che non si sa nella mano di chi sia finita.
Luca Bartolini di Forlì, consigliere provinciale, ha speso “44 mila euro finiti in banchetti con simpatizzanti. Ieri, circondato dai cronisti nei corridoi della Regione, Bartolini ha cercato rifugio in un bagno ed è sparito”.
Ma oltre alle cene, il Pdl detiene il record anche per «rimborsi chilometrici, taxi e autonoleggio» (auto blu): 277 mila euro contro 85 mila dichiarati dal Pd, nonostante abbia la metà dei consiglieri. Si inverte la lista se si guarda la voce “libri e giornali”: il Pd ne ha acquistati per 89 mila euro, il Pdl solo per 33 mila, ma saranno i titoli a discriminare tra i libri utili per l’attività ammini-strativa e quelli “voluttuari”.
Errani, presidente della Regione, si difende: “Non si può mettere la Regione in un frullatore. Bisogna verificare tutte le informazioni, le persone vanno rispettate sempre. Solo dopo che saranno definite eventuali responsabilità, di potrà fare una riflessione”