Enrico Letta spende 800 euro al giorno per l’immagine, Franco Bechis per Libero

Enrico Letta
Enrico Letta

ROMA – 800 euro al giorno, Enrico Letta, secondo Franco Bechis di Libero, spende, per l’immagine, 800 euro al giorno. Letta “ha firmato due contratti per monitorare l’immagine sua e di governo” scucendo 70mila euro in tre mesi.

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Scrive Bechis:

La commessa più appetitosa, per 47.556,63 euro, se l’è aggiudicata la Ipsos guidata da Nando Pagnoncelli, quello che ogni martedì sera fornisce Giovanni Floris i sondaggi per Ballarò. Il contratto in questo caso è leggermente inferiore ai tre mesi, visto che riguarda il periodo 28 settembre13 dicembre 2013. In questo periodo Pagnoncelli si è impegnato a «costituire una community, composta da un gruppo di persone in numero di 50, che discuteranno on line sugli argomenti indicati in contratto, nonché degli argomenti che verranno di volta in volta indicati dalla presidenza del Consiglio dei ministri».

All’articolo 2 del contratto è posto il vincolo di assoluta segretezza: «I risultati delle rilevazioni sono di esclusiva proprietà del committente e non potranno in alcun modo essere diffusi all’esterno». Anche se quei 50 danno pagelle ogni giorno, per quei 47 mila e rotti euro Pagnoncelli è obbligato a consegnare a Letta e al suo capo ufficio stampa solo quattro rapporti riassuntivi, anche via posta elettronica. Due rapporti sono già stati consegnati il 14 e il 28 ottobre scorso. Gli altri due verranno consegnati il 25 novembre e il 13 dicembre, ultimo giorno di vigenza del contratto. Sono pagati dunque con la Banca delle Tasche degli Italiani, ma non sono messi a loro disposizione: se li tiene Letta in gran segreto. Il secondo contratto – di importo più modesto, visto che la Banca delle Tasche degli italiani pagherà “solo” 23.359,05 euro fra il primo ottobre e il 31 dicembre prossimo – è stato conquistato dall’Istituto Piepoli di Nicola Piepoli, altra grande firma della sondaggistica.

In questo caso si usa un campione per sondaggi che l’istituto ha già e ha ribattezzato “Tableau de Bord”, composto da 2 mila maggiorenni in grado di rappresentare la popolazione italiana geograficamente, per sesso, età, titolo di studio e condizione professionale. Anche in questo caso i risultati dei sondaggi, che devono essere almeno uno al mese, restano segreti e «non potranno in alcun modo essere diffusi all’esterno».

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