Expo, biglietti taroccati e venditori fantasma

Expo, biglietti taroccati e venditori fantasma
Expo, biglietti taroccati e venditori fantasma

ROMA – “Le diffide sono già partite. A decine – scrive Alessia Gallione di Repubblica – Moniti ufficiali spediti dalla società che sta organizzando Expo per bloccare gli annunci civetta di siti Internet o vere e proprie agenzie e attività commerciali che offrono, senza neppure averli, biglietti scontati o a prezzi speciali per entrare all’Esposizione milanese. Perché quando mancano due mesi e mezzo al via, sono in tanti quelli che ci hanno già provato”.

L’articolo di Alessia Gallione: E che per ora sono stati fermati. Rivenditori fasulli che in Italia si sarebbero limitati a offrire la possibilità di prenotare un ingresso low cost. Ma che all’estero hanno già tentato di contraffare i ticket. È accaduto in Cina, dove sono stati segnalati da un tour operator i primi tagliandi riprodotti con una tecnica artigianale e sono stati trovati (è successo anche in Sud America e in alcuni Paesi europei) persino falsi certificati di qualifica per diventare rivenditore ufficiale con tanto di logo e firme copiate.
Ed è proprio per scovare chi prova ad approfittare della scia creata dall’interesse per la manifestazione e fermare l’assalto, che Expo spa non solo aggiorna costantemente le proprie misure anticontraffazione, ma è partita al contrattacco: ha creato una task force incaricata di passare al setaccio la Rete, controllare le segnalazioni che arrivano da ambasciate e consolati, dai cittadini e dai distributori ufficiali. Perché nessuno — è il concetto — può vendere sul mercato ai futuri visitatori biglietti con prezzi diversi da quelli stabiliti. Diffidate dalle imitazioni. «Chi vende i biglietti al di fuori della rete di distribuzione ufficiale e a condizioni non previste dai contratti commette un illecito. Siamo e saremo fermissimi nel far rispettare in maniera rigorosa tutte le regole», dice Piero Galli, il manager di Expo incaricato della gestione dell’evento (…) Ed è proprio questo il punto. Sono spuntati già decine di annunci fasulli. Siti internet e agenzie che, in Italia e all’estero, millantano tariffe straordinarie senza avere in tasca i ticket. Si tratta di pochi euro in meno (da 32 a 25 euro, ad esempio, o da 27 a 21), ma in un periodo di crisi potrebbe bastare. Specchietti per le allodole per tentare, magari, di piazzare altri prodotti. Per ora sono stati tutti fermati con le diffide, ma i tentativi continuano. Solo due giorni fa, per dire, gli uffici hanno girato agli avvocati tre segnalazioni. L’attenzione rimane alta e, per evitare biglietti falsi e fotocopie, esiste un codice a barre sul tagliando che verrà bruciato una volta letto dai sensori agli ingressi.

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