Federica Mogherini. Giancarlo Perna: “Amica di Arafat, ninna nanna Bella ciao”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Marzo 2014 - 11:01 OLTRE 6 MESI FA
La foto con Arafat (Il Giornale)

La foto con Arafat (Il Giornale)

ROMA – Federica Mogherini, neo ministro degli Esteri, è entrata nel mirino di Giancarlo Perna che ne traccia un profilo al vetriolo per il Giornale dei Berlusconi.

Due foto di Federica Mo­gherini, circolanti sulla Rete, riassumono i dub­bi che suscita il neo ministro de­gli Esteri.
La prima, inserita dalla stessa Federica nel suo blog, «Blog­mog » (mog, sta per Mogherini), la immortala nel giorno del giu­ramento al Quirinale felice e ri­dente accanto a Giorgio Napoli­tano. L’altra, probabile scher­zetto di un suo sodale dei tempi della Sinistra giovanile, la raffi­gura, parimenti ridente e fiera, accanto a Yasser Arafat, il defun­to e discusso leader palestine­se.
Nella foto con Napolitano col­pisce, e dice tutto,l’espressione del capo della Stato che la squa­dra con così di­sarman­te per­plessità da far­lo sembrare già pentito di averne accet­tato un istante prima il giura­mento. Forse dubitava del­le sue capaci­tà poiché, no­nostante si sia sempre occupa­ta di politica estera, Federica aveva un’esperienza tutta inter­na al Pds-Ds-Pd e, dunque, in­sufficiente (…)

Già quan­do, nel dicembre del 2103, fu no­minata da Renzi nella segrete­ria pd col compito di occuparsi di Europa, Federica si esprime­va con le stesse iperboli: «Sarà un lavoro enorme e bello». Per poi terminare, lei mamma di due bambini, con un’afferma­zione stralunata: « Bella ciao è la più bella ninna nanna del mon­do ».
La foto palestinese con Arafat ci riporta invece agli anni in cui Federica militava nei giovani ds e quelli in cui era, con Piero Fas­sino segretario (2001-2007), re­sponsabile Esteri del partito. Mogherini è affetta da una svi­scerata passione islamista. La scoprì alla facoltà di Scienze po­litiche di Roma, sua città natale, lavorando a una tesi sul Rappor­to tra religione e politica nel­l’Islam. La redasse ad Aix-en-Provence durante un Erasmus – precisazione sottolineata nel­la sua biografia come un merito cosmico – e ottenne la lode. L’Islam le entrò nella pelle. Da­lemiana qual era – raccontano­divenne filoaraba come il capo e, mettendoci del suo, pasiona­ria di Arafat e avversa a Israele. Si recò più volte in Palestina e, al pari di D’Alema con gli hezbol­lah libanesi, andò a braccetto con chiunque dell’Olp le venis­se a tiro (…)

Mogherini è sempre stata co­optata dai padroni del partito, senza mai nuotare in mare aper­to. Ha avuto i sudori freddi quando sono venute di moda a sinistra primarie e parlamenta­rie, che subordinano le candida­ture al voto popolare. Per otte­nere la rielezione alla Camera nel 2013 le fu chiesto di sceglier­si un collegio ( nel 2008 era stata eletta a Verona, città del mari­to) e sottoporsi al giudizio degli iscritti. Terrorizzata e facendo leva sui suoi interessi globalisti, Federica obiettò: «Il mio colle­gio è il mondo ». Ossia: con l’oc­chio all’universo, come posso scegliere tra Sgurgola e Vimer­cate? Così, riuscì a farsi piazza­re nella lista bloccata dei mag­giorenti del partito, diventando deputato dell’Emilia-Roma­gna di cui conosce solo i tortelli­ni.
Con Renzi,l’ultimo cacicco al quale si è abbarbicata, ha però rischiato grosso per questa be­nedetta mania che ha di spette­golare sul blog. L’anno scorso, per farsi bella con Bersani (da cui dipendeva la sua rielezio­ne), dette addosso a Matteo, reo di averlo sfidato alle prima­rie 2012, scrivendo: «Renzi ha bisogno di studiare un bel po’ di politica estera… non arriva alla sufficienza».Quando Renzi sba­ragliò tutti, si sarebbe mangiate le dita. Ma quello, per sua fortu­na, ha lo stomaco a prova di bomba e l’ha lasciata rannic­chiarsi dalle sue parti come vo­leva.
Questo è, grosso modo, il nuo­vo ministro degli Esteri.