ROMA – La notizia delle dimissioni di Stefano Domenicali, team principal della Ferrari, in seguito alla perdurante crisi di risultati, è in evidenza sui maggiori quotidiani nazionali.
Per il Giornale, sotto alle dimissioni di Domenicali, ci sarebbe la “pressione” di Marchionne:
la sensazione forte è che dietro queste dimissioni ci sia stata un’accelerazione made in Torino, made in Fiat, made in Marchionne, quasi ci si trovasse di fronte a una Rossa mezza commissariata da Torino. Mezza perché il nuovo team principal è un uomo di fiducia di Montezemolo e non mandato da Marchionne, un uomo che visto il passato tutto commerciale e vista l’età del vertice della Ferrari, potrebbe studiare da futuro ad dell’intero marchio.
Anche sul Fatto si parla della scelta di Mattiacci, come nuovo team principal, in maniera “sorprendente”:
Il nuovo direttore della gestione organizzativa Ferrari è un uomo di business, di pubbliche relazioni, non certo di campo. Nelle corse americane con auto del brand Ferrari, come Daytona, lasciava che a occuparsi della gestione della gara fossero altri. Abituato a trattative commerciali, inaugurazioni di negozi e di fiere del lusso – non che questo non abbia importanza strategica nello sviluppo di un marchio , anzi – non ha nessuna esperienza di corse, paddock, pista. Insomma, quello di Mattiacci, laureato in Economia e Commercio, è il profilo perfetto per essere il nuovo Montezemolo piuttosto che il nuovo Domenicali. E il fatto che il suo ingaggio sia da ascrivere alla FCA (la holding Fiat Chrysler Automobiles), ossia a Sergio Marchionne, lascia aperte tutte una serie di considerazioni su quale possa essere la prossima testa a saltare a Maranello.