ROMA – Mentre l’indebitamento finanziario rimane nell’ordine dei 600 milioni di euro, nel gruppo Rcs continua a esserci un’isola felice: il Corriere della Sera. Come scrive Claudio Plazzotta su Italia Oggi,
l’area che ruota attorno al quotidiano, infatti, ha avuto una redditività positiva di circa il 13-14% anche nel 2014, e in miglioramento rispetto al 2013. I soli libri venduti con il Corriere della Sera rendono al gruppo più di tutta Rcs libri messa insieme. E non è un caso che si stia valutando l’ipotesi di cedere proprio Rcs libri, ma a una cifra vicina ai 180 mln di euro che al momento nessuno sembra disposto a sborsare. Peraltro di gioielli di famiglia da mettere sul mercato per tappare i buchi di Rcs ne son rimasti pochi: Igp Decaux (si veda box), Digicast, la quota di minoranza di Finelco, qualcosa in Spagna.
In un clima, quindi, non proprio sereno ci si prepara intanto a chiudere l’epoca di Ferruccio de Bortoli, tornato alla direzione del Corriere della Sera nell’aprile del 2009, e che il prossimo 30 aprile concluderà la sua avventura con una buonuscita di 2,5 mln di euro e un patto di non concorrenza di un anno. Il 1° maggio, giorno di inaugurazione di Expo, de Bortoli andrà in pensione e sarà quindi a spasso per Milano. Non ci resterà a lungo (…)
Tuttavia sembra proprio finita un’epoca, lo spettro culturale e professionale di un direttore di 60 anni è molto diverso da quello di uno di 40, e le scelte di affidare La Stampa al 40enne Mario Calabresi o Il Foglio al 33enne Claudio Cerasa sembrano segnare la nuova strada.
Chi arriverà, quindi, in via Solferino dopo de Bortoli? La soluzione interna, ovvero l’attuale condirettore Luciano Fontana, potrebbe essere solo una scelta breve di transizione. Fiat, che tra partecipazione diretta e fondi che l’appoggiano controlla circa il 24% del capitale Rcs, spinge per Calabresi, ma non è detto che questa linea passi, poiché c’è da convincere tutta l’area Bazoli-Della Valle-Cairo. Incomprensibile, comunque, lo stillicidio degli ultimi nove mesi con un direttore con la data di scadenza, in una situazione che di certo ha indebolito redazione e giornale.
Anche molti contratti di firme eccellenti del Corsera sono in scadenza al 30 aprile, legati a doppio filo a de Bortoli, e in attesa di un rinnovo o meno in base alla linea che vorrà dare il nuovo direttore (…)