ROMA – “Mercato della casa fermo, servono meno tasse”, sono le parole di Mario Condò de Satriano, vicepresidente della Fiaip, la Federazione degli agenti immobiliari, parole riportate dal Giornale:
Dunque,i numeri dei primo semestre 2014 dicono che c’è una sostanziale stagnazione degli scambi immobiliari. I prezzi sono relativamente bassi, ma con l’aria che tira di spendere non se ne parla. Almeno per il momento. E gli agenti immobiliari sono preoccupati, perché alla diminuzione del numero di compravendite fa il paio con la riduzione dei prezzi, mediamente del 30 per cento dal 2007 a oggi. La richiesta al governo Renzi è di ridurre la pressione fiscale sulla casa. Dura la presa di posizione del presidente di Fiaip, Paolo Righi: «Le prospettive del 2014 si giocano sulla redditività dell’investimento immobiliare fortemente penalizzato dalle tasse, se pensate che dai 10,5 miliardi di gettito della vecchia Ici siamo passati ai 27 miliardi dell’Imu.
Confedilizia ha calcolato che il giorno della “liberazione fiscale” per chi affitta un alloggio arriva il 18 ottobre, quindi al proprietario restano poco più di due mesi di reddito». Oggi anche ereditare una casa rischia di essere un problema se non si hanno mezzi sufficienti per mantenerla. «Stiamo cercando di spiegare a tutti – aggiunge Righi – che l’immobiliare non è un bene rifugio, ma una filiera produttiva che ha perso 750mila occupati in 6 anni, tra cui tanti agenti immobiliari».
Torniamo ai prezzi. I dati su nove realtà urbane evidenzierebbero ( condizionale d’obbligo quando c’è di mezzo una trattativa) una decisa diminuzione dei prezzi in tutte le città, fatta eccezione per Palermo che, in netta controtendenza, fa registrare un più 10% del listino a metro quadro.
Il calo maggiore dei prezzi è a Genova (-19,84 per cento). A Torino il calo è del 17,5, a Bologna del 17,14, a Milano del 16,67. Poi c’è Roma,-15,81 (più che altro in periferia però), Firenze con un -11,67 e Napoli con un bel-11,71. Questo sulla carta. In pratica sul mercato immobiliare pesa come un macigno il problema delle false aspettative. Chi vende spera di farlo ai prezzi del «magico» 2007 causando eccesso di offerta.