Francesca Immacolata Chaouqui non twitta più. Giornale, Fatto: “Amici fastidi”

Francesca Immacolata Chaouqui non Twitter più. Giornale, Fatto: "Amici fastidi"
Francesca Immacolata Chaouqui: Giornale e Fatto scavano

Francesca Immacolata Chaouqui, la giovane calabro-marocchina nominata, appena trentenne, non si sa perché da Papa Bergoglio nella commissione sulla riforma finanziaria del Vaticano, è il soggetto di nuovi articoli, non solo di Fabio Marchese Ragona per il Giornale, ma anche di Mariagrazia Gerina sul Fatto quotidiano.

Secondo Fabrizio Marchese Ragona, Francesca Immacolata Chaouqui

“a poche ore dall’articolo del Gior­nale che ha portato alla luce i suoi tweet «scandalosi» sul Vati­cano (e non solo), ha cancella­to il profilo twitter ufficiale@FrancyChaouqui”.

Chi lo cerca, trova scritto:

«Profilo Twitter inesisten­te ».

Sono state quindi eliminate, sostiene Fabrizio Marchese Ragona,

“le frasi al vetrio­lo che hanno infangato il Segre­tario di Stato Vaticano, Tarcisio Bertone (definito «corrotto») e Giulio Tremonti (l’ex ministro di Berlusconi da lei definito “gay”, considerazioni che hanno creato non pochi imba­razzi nel Palazzo Apostolico”.

In Vaticano, sostiene sempre Fabrizio Marchese Ragona,

“adesso si cerca una «exit strategy» per risolve­re la faccenda con la massima discrezione.

Papa Francesco sarebbe stato informato dei tweet e delle amicizie della Cha­ouqui

“solo a nomina avvenuta, alcuni dei più stretti collaboratori di Francesco, che hanno in ma­no la documentazione del ca­so, adesso s’interrogano su chi possa aver combinato il pastic­cio, consigliando alle alte gerar­chie vaticane il nome della pr calabrese, nominata nella com­missione papale senza control­li più approfonditi”.

In Vaticano sono terrorizzati che la giovane e esuberate Chaouqui possa provocare fughe di notizie:

“A preoccu­pare sono infatti alcune amici­zie della Chaouqui, in particola­re quella con alcuni giornalisti con i quali la giovane ha scam­biato diversi tweet poco graditi al Vaticano. Tra le amicizie della pr, che ol­tre all’incarico Oltretevere mantiene anche il suo posto di lavoro nelle pubbliche relazio­ni di «Ernst & Young», società di revisione contabile e consulen­za, spiccherebbero anche quel­la molto stretta con Alessandro Proto, uomo d’affari arrestato dalla Guardia di Finanza con l’accusa di manipolazione del mercato e poi scarcerato, e quel­la con la contessa Marisa Pinto Olori del Poggio, nobildonna romana con un incarico diploma­tico e presidente italiana del­l’associazione «Messaggeri del­la Pace», onlus fondata da pa­dre Angel Garcia che lo scorso 24 maggio ha ricevuto sostegno proprio dalla Ernst & Young con un concerto benefico ospi­tato dall’Ambasciata di Spagna presso la Santa Sede.

La Olori del Poggio, contattata dal Giornale sulla presunta amicizia con France­sca Chaouqui dice:

«Preferisco non rispondere, non voglio che il mio nome compaia sui giorna­li. Non le dò una risposta».

Sul Fatto, Mariagrazia Gerina ha constatato anche lei la fine del profilo Twitter. Ma, ricorda,

“di cinguettii Francesca Immacolata Chaouqui, ne ha seminati abbastanza da far impallidire più di un porporato. Prima che scomparissero sono stati immortalati da alcuni sui followers (noi compresi), dal sito “il – vaticanista.it” e dal Giornale, anche se ora Francesca Immacolata Chaouqui

“derubrica alcuni vecchi tweet a semplici considerazioni di una ragazza qualunque che allora non poteva immaginare di diventare commissaria del Papa e altri a “manipolazioni della stampa”. “Ci sono persino dei fotomontaggi”, assicura. Versione, in attesa di riscontri, accreditata anche dal portavoce vaticano, padre Federico Lombardi che pure minimizza: “Nessun commento particolare su quanto pubblicato dal Giornale. Non mi sembra che ci siano cose che non si sapessero già. Ma è da verificare che siano tutte vere”.

Francesca Immacolata Chouqui, la “ragazza qualunque” diventata consigliera di Bergoglio,

“di amicizie nel mondo giornalistico e negli ambienti che contano, , ne vanta parecchie. Un personaggio sorprendente. Che fin da giovanissima nutre passione per la Santa Sede. Partita da San Sosti, piccolo comune della Calabria, la ritroviamo 22enne a Roma dove, nel 2005, porta a Papa Wojtyla prossimo alla morte un mazzo di fiori, a nome degli studenti della Sapienza.

“Laureata, ma mai diventata avvocato, nel curriculum si vanta di insegnare a un master della Luiss ma nell’elenco dei docenti non risulta e e l’università romana, interpellata dal Fatto , risponde di non essere in grado di confermare che abbia mai tenuto lezioni.

“Nel prestigioso studio Orrick, entra come addetta alle pubbliche relazioni. Ma ne esce alcuni mesi fa. Subito dopo aver seguito con slancio il finanziere Alessandro Proto, quello che voleva comprare il Corriere e anche il Fatto, nell’ultima avventura: l’acquisto di Pubblico. Allo studio Orrick ricordano malvolentieri quella storia. E fin dall’inizio – raccontano – erano perplessi ad accogliere uno così.

“Averla chiamata a fare pulizia è una delle scelte coraggiose di questo pontificato”, la difende Gianluigi Nuzzi, il giornalista confidente dei “corvi”, che rivelò le segrete carte sottratte da Paolo Gabriele all’appartamento vaticano e che costituisce una delle amicizie scomode e preziose a un tempo stesso della giovane consigliera del nuovo Papa.

“Un’altra è Marco Ansaldo, vaticanista di Repubblica che pure pubblicò un’intervista a un corvo. Dalle fattezze femminili, in questo caso. “L’ho conosciuto un anno e mezzo fa allo Young leaders program organizzato in Turchia”, spiega Chaouqui. Fu lui, dopo la nomina di Bergoglio, a dedicarle un ritratto molto lusinghiero. In cui rivelava la devozione della giovane “pr” a Escriva de Balaguer. Ma non è detto che sia quella ad aver contato di più per la giovane commissaria del Papa”.

 

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