Giulio Regeni, Egitto rinvia incontro a Roma e tiene dossier

Giulio Regeni, Egitto rinvia incontro a Roma e tiene dossier
Giulio Regeni, Egitto rinvia incontro a Roma e tiene dossier

ROMA – Il giallo sulla morte di Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano torturato e ucciso a Il Cairo, resta. Le autorità dell’Egitto avevano annunciato che il 5 aprile sarebbero arrivate in Italia con i dossier sull’omicidio di Giulio, ma la data è stata prima rinviata al 7 aprile e poi a data da destinarsi. L’incontro tra le autorità egiziane e quelle di Roma continua a slittare e così l’Italia non può ancora visionare il dossier in cui si parla dei servizi segreti egiziani che tenevano d’occhio il giovane Giulio Regeni.

Il quotidiano La Stampa spiega che la data dell’arrivo a Roma delle autorità egiziane e del ricco dossier sulla morte di Giulio, secondo Reuters, non sarebbe ancora stata decisa:

“Un alto funzionario del ministero dell’Interno egiziano ha riferito a Reuters che l’inchiesta ha concluso come il ricercatore italiano – che si stava occupando della nascita di sindacati indipendenti in Egitto – fosse osservato dai servizi di sicurezza, ma che questo non vuol dire che gli stessi servizi segreti l’abbiano ucciso, come sospettato da diversi gruppi per i diritti umani.

Secondo quanto riferito fonti della sicurezza egiziana al quotidiano «al Shouruk», il dossier preparato dagli inquirenti egiziani in vista dell’incontro con i colleghi italiani avrebbe dovuto essere diviso in almeno tre parti e contenere oltre 2.000 pagine contenenti gli interrogatori di circa 200 testimoni. Nei giorni scorsi il quotidiano locale «al Akhbar» aveva anticipato alcuni dettagli del rapporto.

«Ci sono anche i risultati di indagini compiute dagli inquirenti egiziani sugli incontri del giovane ricercatore con ambulanti e sindacalisti al Cairo», si legge su «al Akhbar». Il giornale egiziano sottolinea come il rapporto contenga «molti documenti e informazioni importanti» tra cui «foto» e «tutte le indagini su Regeni dal suo arrivo al Cairo fino alla sua scomparsa», oltre ai suoi incontri con i lavoratori e i responsabili di alcuni sindacati sui quali conduceva ricerche e studi.

Nel dossier vi sarebbero anche le dichiarazioni dettagliate degli amici, dei testimoni e gli ultimi spostamenti di Regeni al Cairo, oltre alle dichiarazioni dei suoi vicini di casa. La documentazione conterrebbe anche dettagli sull’uccisione dei membri della banda che aveva con sè i documenti di Regeni”.

 

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