IVREA – A uccidere Gloria Rosboch sulla Twingo bianca di Roberto Obert è stato Gabriele Defilippi. A stabilirlo sono gli esperti del Ris di Parma che hanno trovato tracce biologiche di Gabriele Defilippi solo sul sedile posteriore, mentre quelle di Obert si trovano solo al posto di guida. Efisia Rossignoli invece, la telefonista della truffa, non era sull’auto dove Gloria è stata uccisa.
Giampiero Maggio e Massimo Numa su La Stampa scrivono che la perizia sulle vetture di Obert e Defilippi da parte del Ris di Parma ricostruisce la dinamica dell’omicidio e le prove biologiche, campioni di Dna e impronte digitali, sembrano confermare che proprio l’alunno Gabriele abbia ucciso la professoressa:
“Nessuna impronta, a quanto pare, neppure sul parabrezza rotto della Twingo, portato a riparare in un’officina di Cuorgnè da Obert, pochi giorni dopo il delitto avvenuto il 13 gennaio. Si era pensato che fosse stata Gloria, poco istanti prima di essere uccisa, mentre si difendeva dai suoi assassini, a rompere il vetro. Ma questa circostanza era stata smentita da entrambi i killer, difesi dagli avvocati Pierfranco Bertolino e Celere Spaziante.
Intanto cresce l’attesa per le decisioni del Tribunale del Riesame di Torino, in merito all’istanza di scarcerazione presentata dagli avvocati Matteo Grognardi ed Erica Gilardino, nei confronti della madre di Gabriele, Caterina Abbattista, in cella da febbraio per concorso in omicidio. Gip e procura avevano espresso un parere sfavorevole, ma i legali insistono: «Abbattista non sapeva nulla del delitto»”.