ROMA – “Il rientro di Ignazio Marino – scrivono Mirko Polisano e Fabio Rossi del Messaggero – dopo la trasferta negli Usa è tutt’altro che agevole, tra le polemiche sui costi della missione e la contestazione di Ostia”.
L’articolo del Messaggero: Con la ciliegina sulla torta della telefonata di un finto Matteo Renzi a monsignor Vincenzo Paglia, organizzata dalla trasmissione radiofonica La Zanzara, che ha riportato il focus sul presunto invito del Papa: «Certo che si è imbucato – ha detto Paglia all’imitatore del premier, riferendosi al chirurgo dem – Il sindaco è una brava persona. Però nessuno lo ha invitato. Su questa storia il Papa era furibondo». Frasi di segno opposto rispetto a quanto detto dal direttore della Sala stampa Vaticana: «Il giornalista doveva verificare prima quanto stava chiedendo – ha spiegato padre Federico Lombardi – Il Papa ha risposto per quel che sapeva. Il sindaco dopo quanto uscito sui giornali ha chiarito». LE SPESE Il giallo sui costi del viaggio di Marino negli Stati Uniti, intanto, ha trovato una versione definitiva: la Temple University rimborserà le spese per il sindaco e la sua addetta stampa, mentre è a carico del Campidoglio la trasferta delle altre due persone (il capo del Cerimoniale e una dirigente). Marino in un tweet ringrazia l’università per l’ospitalità.
(…) LA CONTESTAZIONE Il chirurgo dem in serata è stato al centro di alcune proteste al Teatro del Lido, che ieri ha ospitato l’opera “San Giovanni Battista” del Caravaggio. Oltre a Casapound, hanno manifestato alcuni genitori di ragazzi disabili che chiedevano spiegazioni sulla mancanza delle insegnanti di sostegno. Quando la banda della polizia municipale ha accolto Marino intonando “My Way”, alcuni presenti hanno pensato a un riferimento alle trasferte statunitensi, anche se il pezzo era stato inserito in scaletta prima dell’esplosione delle polemiche. Al termine della presentazione, per evitare i contestatori, il chirurgo dem è uscito dall’ingresso sul retro.