Il Fatto: “Rcs, scontro finale: De Bortoli verso l’addio al Corriere”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Aprile 2014 - 09:42 OLTRE 6 MESI FA
Il Fatto: "Rcs, scontro finale: De Bortoli verso l'addio al Corriere"

De Bortoli (LaPresse)

ROMA – Ancora pochi giorni e Il Corriere della Sera cambierà direttore. Lo scontro tra gli azionisti di maggioranza del gruppo Rcs, l’amministratore delegato Pietro Scott Jovane e Ferruccio de Bortoli ormai è al capolinea. Ma una cosa è certa. Il direttore del Corriere non si dimetterà volontariamente ma aspetterà che dall’interno del gruppo scrivano nero su bianco che lo vogliono fuori.

Scrivono Camilla Conti e Valeria Pacelli sul Fatto Quotidiano:

Un avvertimento gli è già stato dato: non ha più la fiducia né dello stesso Scott Jovane, né dell’azionista più importante ovvero la Fiat. E così per la settimana prossima si attende un cambio ai vertici. Al posto di De Bortoli, tra i più accreditati, c’è Mario Calabresi, oggi al timone de La Stampa (controllata, come Rcs, dagli Agnelli) che potrebbe essere affiancato, come vice, da Aldo Cazzullo, già firma del Corriere e autore del libro-intervista a Renzi in uscita prima dell’estate. Pare invece che Giulio Anselmi, presidente dell’agenzia Ansa e della Fieg, abbia rifiutato il ruolo di direttore editoriale che gli sarebbe stato proposto in questi giorni. Quanto a La Stampa, a prendere il posto di Calabresi è già pronto il suo attuale vice Massimo Gramellini.

IL CAMBIO in via Solferino, quindi, sembra ormai già deciso tanto che da qualche giorno la redazione del quotidiano è in stato di allerta. La questione infatti è finita sul tavolo dell’assemblea dei giornalisti, già prevista sull’organizzazione dei dorsi regionali, che ieri pomeriggio ha aggiornato all’ultimo momento l’ordine del giorno inserendo una “informativa sui rapporti tra azienda e direzione”.

Che ci fosse una forte tensione tra De Bortoli e l’amministratore delegato era chiaro già da tempo. Molti i campi di scontro, a cominciare dalla vendita degli immobili nel centro di Milano. Il direttore avrebbe voluto salvare almeno la parte dell’edificio che ospita la sede storica di via Solferino e che invece è stata ceduta nel 2013 al fondo Blackstone per 30 milioni di euro. A incrinare definitivamente i rapporti tra De Bortoli e l’azienda è stato però il bonus richiesto appunto dall’ad Scott Jovane, per se stesso e altri 20 manager del gruppo. Il direttore si era opposto con determinazione come aveva fatto nel caso dei prepensionamenti, che in un’intervista al Foglio del 19 febbraio scorso ha definito “una barbarie, oltre che una cosa stupida”.

Le grane di Rcs verranno ricordate anche nella prossima puntata di Report, anticipata lunedì sera facendo alzare definitivamente il livello dello scontro tra i vertici. La trasmissione su Rai3 di Milena Gabanelli affronterà infatti la crisi interna al Corriere che dedica alla giornalista e al suo team una sezione denominata Reportime. Tra dicembre e gennaio scorso sono stati intervistati De Bortoli sia Scott Jovane che ai microfoni di Rai 3 non avrebbe nascosto i dissidi. E a parlare a Report è stato anche Diego Della Valle, che avrebbe difeso la linea di De Bortoli, come ha fatto anche in passato. Ma se la miccia è lo scontro sui compensi dell’amministratore, sono molti i terreni della crisi di Rcs: ultima in ordine di tempo la cassa integrazione per i 16 dipendenti della Redazione Contenuti Digitali che da anni fornisce alle edizioni online quotidiane e periodiche del gruppo una parte considerevole delle loro produzioni video. Ma ora l’azienda ha deciso di esternalizzarli (…)