X

Il Fatto: “Semestre Ue, solita Italia: niente gare, si fa tra amici”

di FIlippo Limoncelli |23 Marzo 2015 10:18

La Farnesina

ROMA – Cinquantotto contratti e una sola gara d’appalto, quella per l’unica fornitura gratuita. È questo il bilancio dei lavori commissionati dal ministero degli Esteri per il Semestre italiano di presidenza Ue, finito i il 31 dicembre scorso. Ben 52 contratti su 58 sono stati concessi con affidamento diretto (i restanti con convenzione). Il ministero decide chi invitare a presentare l’offerta e, sulla base di una ristretta rosa di partecipanti, affida la fornitura, senza gara di appalto.

Come scrive Alessio Schiesari sul Fatto Quotidiano,

se dal punto di vista politico il bilancio della presidenza è stato piuttosto magro, quello relativo all’organizzazione è invece positivo, almeno per le aziende che sono state scelte, a totale discrezione del ministero, per le forniture. Il catering a Roma, ad esempio, è stato monopolizzato da Triumph group: cinque appalti per un valore totale di 1 milione 7.692 euro. Il nome della presidente Maria Criscuolo è balzato alle cronache nel settembre di due anni fa, quando decise di celebrare in modo speciale il suo compleanno. Fece aprire il Mitreo all’interno delle Terme di Caracalla a Roma, uno spazio inaccessibile ai comuni mortali, per festeggiare il lieto evento insieme a una nutrita rappresentanza del governo Monti (Elsa Fornero, Filippo Patroni Griffi e la moglie dell’allora premier, Elsa Monti). Ai sorrisi di Triumph corrisponde la delusione di Relais le Jardin, l’azienda del genero di Gianni Letta, altra sempre presente quando a decidere chi lavora è la politica. Per loro un solo appalto da 52.853 euro. Ma il Semestre italiano sarà ricordato soprattutto per le cravatte e i foulard di seta, di rigorosa “produzione italiana” precisa il ministero. Per il dono ufficiale del Semestre sono stati spesi un milione 336 mila euro scaglionati in tre affidamenti diversi, anche se, specifica la Farnesina, uno dei tre lotti era comprensivo anche di “matite legno/grafite” e “penne biro in materiale plastico riciclato”. Il più piccolo dei tre contratti, quello da 68.680 euro, è stato affidato alla Sve.ti.a. di Maurizio Talarico, lo stesso che vestiva Romano Prodi e Silvio Berlusconi.

Va dato merito alla Farnesina di non avere inseguito un evento faraonico: in totale per il Semestre sono stati spesi 30,24 milioni di euro, meno dei 34 stanziati dal governo Berlusconi nel 2003 e, soprattutto, una cifra considerevolmente inferiore ai 56 previsti dalla legge di Stabilità. Le buone notizie però si fermano alla spending review, perché organizzare un evento del genere utilizzando le gare d’appalto solo per selezionare lo sponsor (ha vinto Fiat, che ha messo a disposizione quaranta 500L, una Panda e nove Ducato), è quantomeno singolare. Per evitare la procedura standard, quella che consentirebbe a tutti i soggetti interessati di concorrere alla fornitura, la legge (il decreto 163 del 2006) prevede tre fattispecie: si può realizzare un affidamento diretto quando in una precedente gara d’appalto non è stata presentata alcuna offerta, per ragioni artistiche o tecniche, quando vi è un’estrema urgenza (…)

Scelti per te