Il Giornale: “Finanziaria senza risparmi. Aumentano solo le spese”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Novembre 2013 - 11:54 OLTRE 6 MESI FA

giornaleROMA – Finanziaria senza risparmi. Aumentano solo le spese. Scrive Antonio Signorini sul Giornale: “A forza di emendamenti mirati si è infarcita la legge di Stabilità di strade da rifare, benefit da blindare o aziende in rosso da sanare. Per non parlare dei soldi ai precari.”

Continua Signorini:

Sarà la voglia di centro ­fortissima nei palazzi, un po’ meno tra gli elettori – ma quella del governo Letta più che una legge di Stabilità di nuova gene­razione sembra una finanzia­ria vintage . Già nata sotto auspi­ci poco buoni, tra rinvii e misu­re poco chiare ( ad esempio sul­la casa), il disegno di legge del governo Letta sta attraversan­do una sessione di bilancio da modernariato. Infarcita di man­ce e misure di ultradettaglio. Strade da costruire, benefici da confermare e associazioni da fi­nanziarie. Il tutto nascosto in matrioske di rinvii a leggi, testi unici e finanziarie. E passato con il placet del governo.

Spunta persi­no un sorta di condono. Un emendamento del Ncd confer­ma la sospensio­ne dei contributi previdenziali per le imprese so­cio­sanitarie di Si­cilia, Puglia e Mo­lise, con organici superiori alle 1.800 unità e che attraversino ri­strutturazioni aziendali. Misu­ra partita nel 2004 come soste­gno alle zone col­pite da calamità naturali e, via via, confermata. La delimitazione delle aziende che ne benefice­ra­nno è ristrettis­sima, tanto che la copertura pre­vista è di 15 milio­ni di euro in tre anni. La novità è che, a partire dal 2017, le aziende della sanità, in particolare sici­liane, potranno restituire i contributi non paga­ti in comode 360 (30 anni) rate, senza interessi. Platea ultrari­stretta anche per un emenda­mento che proroga di due anni, il non obbligo di iscrizione al­l’albo degli intermediari finan­ziari ( con tutto quello che com­porta in termini di adempimen­ti compreso l’antiriciclaggio) al­le cooperative. A quanto pare sono quasi tutte già iscritte, tranne una, in Puglia (…)

Ad esempio, il primo emen­damento governativo presenta­to in commissione riguarda, ol­tre alla Tav, che è senza dubbio un tema generale, anche la stra­da statale 372 «Telesina», il cui raddoppio sarà importante, ma sicuramente non tanto da impegnare una sessione di bi­lancio già complicata.

C’è anche un «soccorso» agli enti bilaterali, quelli creati da sindacati e associazioni dato­riali, a spese dei lavoratori pre­cari. Un emendamento ultra­criptico del Pd (primo firmata­rio Sangalli) sopprime la nor­ma voluta dal governo Monti che riduceva dal 2014 la quota di stipendio che i lavoratori somministrati dovevano versa­re al fondo al 2,6%. Con questo emendamento, approvato, tor­na al 4%. Un 1,4 di tasse in più nelle buste paga dei precari, già ridotte all’osso.

Poi Federconsorzi. La rinasci­ta della vecchia cassaforte Dc di voti e non solo ( si veda Il Giorna­le del 22 novembre) è definitiva­mente diventata una bandiera del Nuovo centrodestra. Il sena­tore siciliano Giuseppe Mari­nello ha­ripresentato un emen­damento simile a quello boccia­to di Ugo Sposetti ( Pd) che mira a fare tornare alla federazione, crollata all’inizio degli anni No­vanta per scandali e conti in ros­so, una dote di 400 milioni in crediti. Poi 285 milioni fino al 2020 per la Guardia di finanza. Poco male, se non fosse che le al­tre forza dell’ordine hanno do­vuto stringere la cinghia. Poi cinque milioni, targati Ncd, per il 2015 «al fine di finanziare gli interventi per potenziare la re­te infrastrutturale per la mobili­tà » con la Fiera di Verona (…)