Imu, Berlusconi e crisi di governo, Beppe Grillo: la rassegna stampa

Pubblicato il 7 Dicembre 2012 - 08:51 OLTRE 6 MESI FA

La prima pagina de Il Corriere della Sera: “Strappo di Berlusconi, governo in bilico”. Il Mondo ci guarda. Editoriale di Massimo Franco:

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“Giorgio Napolitano cerca di declassare quanto sta accadendo a tensioni pre elettorali. Il nervosismo dei partiti, e in particolare del Pdl, è evidente. Ma il capo dello Stato lo deve fare anche perché sa quanta sensibilità esista, soprattutto all’estero, rispetto alla tenuta del governo di Mario Monti. Vuole smentire l’immagine di un’Italia prossima al baratro, che la deriva populista di Silvio Berlusconi punta strumentalmente ad accreditare. Il tentativo del Quirinale è di impedire che un centrodestra sull’orlo del collasso scarichi le sue tensioni e la sua incertezza su Palazzo Chigi.
Significherebbe esporre di nuovo il Paese agli attacchi della speculazione finanziaria, e annullare il poco o il tanto di positivo fatto in dodici mesi. Per questo Napolitano è intenzionato ad arginare l’attacco del centrodestra contro il governo. L’astensione decisa ieri, e minacciata per il futuro prossimo fino al punto da provocare, pare di capire, una crisi, spingerebbe la situazione verso il precipizio di un voto molto anticipato. E dunque renderebbe ancora più convulso un finale di legislatura già complicato dall’incrocio fra elezioni regionali e politiche, e fine del settennato alla presidenza della Repubblica”.

Monti a un passo dalla crisi. La Repubblica: “Il Pdl non vota la fiducia”. Le primarie scuotono la politica Pd al 38%, Grillo in frenata calano drasticamente gli indecisi. Articolo di Ilvo Diamanti:

Coinvolgono in modo diverso – ma egualmente violento – tutti i principali soggetti politici. Partiti, leader, lo stesso governo e il premier. Con effetti difficili da valutare. Come emerge dal sondaggio dell’Atlante Politico, condotto da Demos negli ultimi giorni.
1.Le primarie. Hanno accentuato tendenze già evidenti sul piano politico ed elettorale. Il PD, anzitutto, è rimbalzato ancor più in alto. Al punto che, nel sondaggio di Demos, avvicina il 38%. Il massimo raggiunto dalla fondazione, nel 2007. A livello elettorale ma anche nei sondaggi. Prima dell’estate era scivolato al 25%. Dopo l’estate è risalito in modo prepotente. Spinto, trainato dalle primarie.
Non a caso i duellanti, Bersani e Renzi, oggi svettano, nella graduatoria dei leader. Entrambi cresciuti di circa 20 punti per-
Renzi, peraltro, è in testa, con oltre il 60%, in quanto intercetta consensi anche a centrodestra e soprattutto al
centro. Ma Bersani, per la prima volta da quando è segretario del PD, supera il 50% dei consensi”.

Ultrà delle primarie e fan di Silvio gli ultimi giorni di Palazzo Grazioli tra cortigiani e attesa del “dinosauro”. Scrive Filippo Ceccarelli:

“E comunque sono gli ultimi giorni di Palazzo Grazioli. Ieri, prima che iniziasse il vertice, che poi è cominciato come una specie di pranzo leggero, s’è presentato lì, per strada, l’onorevole Lehner. Recava con sé alcuni amici che ha presentato ai giornalisti come ex minatori del Monte Amiata, antifascisti e anticomunisti, ha specificato, già fondatori di un antichissimo club di Forza Italia.
Sono giorni molto complicati e forse anche per questo la politica assume un tratto un po’ onirico. Gli ex minatori, a loro volta, portavano una bandiera del gruppo «Nuova Forza Italia» con uno stemma invero non bellissimo con tre capocchie di ibiscus tricolore, e poi hanno inalberato uno striscione che diceva: «Silvio, l’Italia crede in te».
L’affermazione è anche comprensibile, ma ormai suona eccessiva perfino sul posto. Qualche giorno fa, proprio dove ieri stazionavano i devoti lehneriani, si sono presentati alcuni giovani sempre del Pdl, però niente affatto fiduciosi nei confronti del Cavaliere, tanto da indossare provocatorie maschere tipo Anonymous e cerottoni sulla bocca”.

Chiesa, da subito il pagamento dell’Imu. Articolo di Valentina Conte:

“A sorpresa, Chiesa ed enti no profit dovranno pagare l’Imu già da quest’anno, entro il 17 dicembre. Esattamente come gli altri 25 milioni di proprietari italiani. La notizia arriva da una circolare del Dipartimento delle Finanze che scioglie in modo definitivo l’equivoco sul 2013 come anno di partenza. Il Centro studi di Confcommercio, intanto, conferma la stangata fiscale di dicembre sulle tredicesime: un ciclone di tasse da quasi 10 miliardi in un mese – tra Imu, auto, canone Rai – il doppio di un anno fa, con l’imposta sulla casa che traina il nuovo bottino. Al punto tale che Confcommercio calcola il gettito finale Imu in una forbice tra 24 e 28 miliardi, ovvero tra 3 e 7 in più delle stime del governo. Un tesoretto che l’associazione invita ad usare per scongiurare l’aumento del-l’Iva tra sette mesi. Il presidente Napolitano, invece, intervenuto al direttivo Anci in Campidoglio, si schiera per un ritorno totale dell’imposta sul territorio: «C’è poco da fare, voi sindaci avete ragione: l’Imu deve andare ai Comuni e deve rappresentare la base della vostra autonomia». Imu per tutti e da ora, dunque”.

Torna Berlusconi. Scoppia il caos. Il Fatto Quotidiano: “Il caimano rimette in riga Alfano”. Non spetta di omettere. Editoriale di Marco Travaglio:

“Da quando la Consulta ha stabilito che “non spetta alla Procura di Palermo di valutare” le intercettazioni Mancino-Napolitano né “di omettere di chiederne l’immediata distruzione”, nelle Procure e nelle polizie giudiziarie di tutt’Italia regna il terrore: oddio, e se intercettiamo un rapinatore, pedofilo, narcotrafficante, assassino che chiama il Presidente, che si fa? Breve prontuario delle cose da non omettere di fare, o da omettere di non fare. 1. Tizio chiama il Presidente per dirgli che i pm lo perseguitano e chiedergli di fermarli. Siccome c’è il rischio che il Presidente gli dia retta e si attivi per far insabbiare o avocare l’inchiesta, e che di ciò resti traccia in successive telefonate intercettate, non spetta all’intercettatore omettere di interrompere subito la registrazione e di ingoiare i nastri già registrati”.

Kamikaze allo sbaraglio. Scrive Antonio Padellaro:

“Primo. Berlusconi si ricandida e subito la politica precipita nel caos. Come un kamikaze votato alla distruzione di tutto e tutti sperando di salvare se stesso l’ex premier piomba sul governo Monti, gli toglie di fatto la fiducia astenendosi sul fondamentale decreto sviluppo dopo che il vice-kamikaze Cicchitto ha ricoperto di contumelie il governo tecnico e insultato il ministro Passera (“povero untorello”) reo di aver sussurato in tv che il ritorno del Caimano “non è un bene per il Paese”. Secondo. Per carità, i Professori ne hanno combinate di cotte e di crude tirando il collo a un’economia già collassata, accanendosi contro i pensionati, tagliando a colpi di accetta la sanità pubblica, creando masse crescenti di disoccupati”.

La prima pagina de L’Unità: “Si ricandida uscendo dalla maggioranza. Su lo Spread. Napolitano: non finisca tutto a picco”.

Licenziamo Monti. Il Giornale: “Aperta di fatto la crisi del governo. Il ritorno di Berlusconi”.

Strappo del Pdl, rischio crisi. Il Messaggero: “Il popolo delle libertà non vota la fiducia. Monti: decide il colle”.