Inps Bergamo. 40 minuti di coda per sentirsi dire: “Si rivolga a qualcun altro?”

Inps Bergamo. 40 minuti di coda per sentirsi dire: "Si rivolga a qualcun altro?"
Inps Bergamo. 40 minuti di coda per sentirsi dire: “Si rivolga a qualcun altro?”

ROMA – Inps Bergamo. 40 minuti di coda per sentirsi dire: “Si rivolga a qualcun altro?”. Una lettera all’Eco di Bergamo di un lettore segnala un caso di disservizio quasi comico se non fosse accaduto nella sede dell’Inps locale. L’impiegato interpellato su una serie di ragionevoli quesiti non sa rispondere e senza troppi scrupoli invita ad affidarsi ad un commercialista o a un patronato. Una lettera che, idealmente, giriamo all’attivissimo presidente dell’Inps Tito Boeri, fin troppo impegnato a tracciare scenari pensionistici e immaginare nuovi tagli vestiti da virtuosi ricalcoli che, se non capiamo male, dovrebbero essere appannaggio della politica cui lui eventualmente dovrebbe dar seguito.

Mi sono recato alla sede dell’Inps per due questioni: per prima cosa volevo avere informazioni sui voucher per una colf da utilizzare 1 volta alla settimana – ci scrive -. L’impiegata, dopo qualche imprecisa risposta ai quesiti posti, ci ha invitato a rivolgerci ad un commercialista e, in seguito alla nostra risposta secondo la quale se avessimo avuto un commercialista da pagare non avremmo fatto la fila (40 minuti) all’Inps, ci ha suggerito di ricorrere ad un sindacato».

Poi arriva la seconda richiesta: «Volevo informazioni su come fare per richiedere i ratei della tredicesima della defunta suocera. Avevamo portato tutti i dati necessari per compilare la domanda. Molto gentilmente viene suggerito dall’impiegata di compilare la domanda online. Informo che on line mancano le istruzioni per la compilazione della stessa che, tra l’altro, non riesco a salvare e che nel modulo-domanda è riservato solo uno spazio per il numero di pensione da riportare, quando invece la defunta ne aveva due (una Indap e l’altra di reversibilità Inps)». E cosa succede? «La risposta data è stata, come verificato dopo, errata. Alla richiesta di compilare insieme online la domanda viene risposto che non è possibile (quando invece sappiamo che se vogliono possono!!!) , siamo però invitati a utilizzare il computer a disposizione del pubblico, solo però se troviamo la persona addetta . Poichè la persona addetta non c’é, l’invito è stato quello di andare ad un patronato».

La domanda sorge spontanea: «Cosa ci stanno a fare queste impiegate? Basta mettere un cartello così scritto: “Per informazione su voucher (e altro) rivolgersi al commercialista e/o al sindacato di fiducia”. E poi: “Per accedere a spettanze economiche (di vario tipo) rivolgersi al computer fuori se c’é il personale addetto o, meglio, andate ad un patronato”. In questo modo non si perde tempo». E la lettera termina così: «Siamo quindi andati in un patronato, perché online non ci si riusciva ad autenticare, dopo due ore di attesa abbiamo finalmente risolto il tutto». (Lettera all’Eco di Bergamo).

 

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