Inps, Raffaele Bonanni presidente? Il Giornale: “È l’ente che gli regalò la casa”

Inps, Raffaele Bonanni presidente? Il Giornale: "È l'ente che gli regalò la casa"
Inps, Raffaele Bonanni presidente? Il Giornale: “È l’ente che gli regalò la casa” (LaPresse)

ROMA – Il segretario della Cisl Raffaele Bonanni presidente dell’Inps? Un’ipotesi che non esalta Il Giornale, che con Stefano Filippi ripercorre tutti i legami fra l’ente di previdenza guidato fino a sabato da Antonio Mastrapasqua e il sindacato:

La storia insegna che mettere un sindacalista alla guida dell’ente previdenziale è come piazzare il conte Dracula in un centro trasfusionale o Mario Monti a Palazzo Chigi: l’effetto è il dissanguamento. Invece che all’aggiustamento, i bilanci dell’Inps si avvierebbero a un destino tragico. […] Dalla fine degli Anni ’60 l’Inps è stata un feudo dei sindacati. Cosa loro. […] Dal 1970 al 1994 si sono susseguiti cinque presidenti designati da Cgil, Cisl e Uil, a rotazione.

Ci volle la stagione di Tangentopoli e il primo governo Berlusconi per spezzare questo monopolio. L’ultimo presidente-sindacalista fu Mario Colombo, eletto nel 1989 e poi commissario straordinario, cislino proprio come Bonanni: l’arrivo all’Inps del segretario della seconda confederazione nazionale, abruzzese di Bomba (Chieti), provetto ballerino di flamenco, sarebbe quindi un ritorno al passato in piena regola, una sorta di «dove eravamo rimasti?».

Nel novembre 1994 l’allora ministro del Lavoro Clemente Mastella (primo governo Berlusconi) prese una decisione dal sapore di una svolta epocale: nominò un super-esperto, Gianni Billia, ingegnere laureato al Politecnico di Torino, manager, docente universitario e soprattutto ex direttore generale dell’Inps. Uno che conosceva dall’interno il funzionamento e i punti deboli dell’ente, e sapeva come rimetterlo in carreggiata.

Quindi è venuta l’era di Antonio Mastrapasqua, nominato nel 2008 dagli allora ministri Maurizio Sacconi e Giulio Tremonti:

Oggi l’Inps, anche grazie alla cura Mastrapasqua, è il maggiore ente previdenziale d’Europa con circa 25 milioni di iscritti e 35mila dipendenti.

E se arrivasse Bonanni? C’è una casa di mezzo:

È anche l’ente che ha affittato per 16 anni una casa a canone agevolato a un certo signor Raffaele Bonanni. Non un bilocale qualunque, ma 8 vani in via Perugino a Roma, quartiere Flaminio, a pochi passi dal lungotevere Thaon di Revel. E dopo avergliela affittata, nel 2005 gliel’ha venduta per 200.900 euro, circa quattro volte meno del suo valore di mercato. Nessun privilegio, né favoritismo, beninteso: come tanti altri inquilini, Bonanni esercitò il diritto di prelazione previsto dalla legge. Ma quanti pensionati godono di case Inps con affitto di favore? Quanti ne hanno potuto comprarne una a quel prezzo? E quanti possono diventarne presidenti?

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