Italia paradiso di ladri e truffatori. Fino a 5 anni liberi tutti

Al Senato la legge sbianchetto: fino a 5 anni di pena, saltano i processi. I ladri si danno appuntamento da tutta Europa. Intanto Renzi prepara il nega condono fiscale per Berlusconi e tutti gli evasori.
Italia paradiso di ladri e truffatori. Fino a 5 anni liberi tutti
Italia paradiso di ladri e truffatori. Fino a 5 anni liberi tutti

ROMA – L’Italia sarà sempre più il paradiso di ladri, truffatori, prepotenti e violenti, quando sarà stata approvata la legge delega che renderà non punibili i reati “più lievi”: sotto i cinque anni, la galera non vale più. L’articolo di Antonio Ciccia su Italia Oggi piacerà di sicuro a molti, ma rafforza anche la depressione dei miti, ai quali resta solo che andarsene in Paesi più seri.

Se poi ci aggiungete le tasse, che i cittadini vittime dei prepotenti e criminali di cui sopra pagano ma che di sicuro la gran parte dei beneficiari della nuova legge non pagano e ai quali peraltro sta pensando Matteo Renzi con la sua riforma pro Berlusconi, resta solo una amara conclusione: andarsene.

In futuro, scrive Antonio Ciccia, la truffa tenue sarà perdonata:

“Lo stesso per il furto semplice, il danneggiamento, l’appropriazione indebita, la minaccia e la violenza. E così per tutte i reati puniti con la pena pecuniaria o con la pena detentiva fino a 5 anni. È una depenalizzazione in concreto e trasversale quella prevista dallo schema di decreto legislativo, in materia di non punibilità per particolare tenuità del fatto, attuativo della legge delega n. 67/2014, attualmente all’esame del senato per il parere.

Il provvedimento introduce la non punibilità dei reati che provocano un’offesa di particolare tenuità, quando, contemporaneamente, il comportamento del reo risulta non abituale. Siamo di fronte a una «depenalizzazione», che riguarda tantissimi reati. La norma riguarda tutti i reati puniti con pena detentiva non superiore nel massimo a cinque anni o con la pena pecuniaria, sola o congiunta alla pena detentiva. Le relazioni di accompagnamento al decreto e, in particolare, l’analisi dell’impatto della regolamentazione evidenzia l’ambito di applicazione.

La novità riguarderà tutte le contravvenzioni e molti delitti. Tra questi vengono ricordati la violenza privata, la violenza o minaccia per costringere a commettere un reato, la minaccia aggravata, alcuni delitti contro l’inviolabilità del domicilio e numerosi reati contro il patrimonio (dal furto semplice, al danneggiamento, dalla truffa all’appropriazione indebita).
Ma l’elenco potrebbe continuare: percosse, lesione personale non aggravata, la rissa, l’omissione di soccorso, alcuni false attestazioni, il maltrattamento di animali, la violazione degli obblighi di assistenza familiare, le intercettazioni informatiche, la rivelazione di segreto professionale ecc.

I ladri già lo sapevano e Polizia e Carabinieri hanno già documentato la loro gioia.

Alla persona offesa, che probabilmente non si imbarcherà in un giudizio civile per chiedere i danni, nel procedimento penale, rimane ben poca cosa. Le resta il diritto di essere informata, se lo ha chiesto, e di opporsi: una chance, che è destinata al successo, prevedibilmente, in pochi casi”.

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