ROMA – Vittorio Longhi, ovvero il compagno di Laura Boldrini, ha pagato il prezzo del biglietto per accompagnare la presidente della Camera in volo di Stato in Sudafrica? E’ stata rispettata la direttiva del governo Monti che puntava a far risparmiare qualche quattrino alle casse dello Stato? Se lo chiede il Giornale:
E resta senza risposta un altro quesito: è stato dato seguito alla direttiva del governo Monti che prevede il pagamento del «prezzo del biglietto» per gli accompagnatori? Sembrerebbe di no giacché la Camera ha tenuto a precisare che «è usuale che persone con incarichi istituzionali viaggino in coppia» e che questa era la seconda volta che Boldrini usava un volo di Stato.
La vicenda è nota: la presidente della Camera è volata a Johannesburg con il presidente Letta in occasione dei funerali di Nelson Mandela. Letta era accompagnato, come previsto, dalla moglie, Boldrini dal compagno, più alcuni funzionari e guardie del corpo. Morale: la delegazione italiana era composta da 12 membri tra Camera e presidenza del Consiglio, più rispettive scorte. E non era affatto scontato che ci fossero ben due rappresentanti dello Stato in missione: per fare un esempio, il premier israeliano Netanyahu ha rinunciato al viaggio per risparmiare. Fatto sta che un gruppo così folto ha imposto l’uso dell’Airbus anzichè del Falcon, con probabile aggravio di spesa per i cittadini.
Se Boldrini & Letta avessero ridotto le loro «carovane» (meglio ancora se la presidente della Camera avesse rinunciato) si sarebbe potuto utilizzare il Falcon 900. Il condizionale è d’obbligo perché la scelta dipende anche dall’Aeronautica che, in casi analoghi e per motivi di sicurezza, ha optato per l’Airbus anche con una decina di passeggeri poiché il Falcon ha un’autonomia di poco superiore agli 8mila chilometri. Per andare da Roma a Johannesburg, quindi, deve essere guidato con molta parsimonia. Quanto sarebbe costato l’impiego del Falcon? Poco più di 20mila euro, con un risparmio di oltre 30mila euro.