Letta +72.000 euro, Kyenge -2.243, Alfano -35.000: classifica dei bilanci elettorali

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Dicembre 2013 - 14:25 OLTRE 6 MESI FA
Letta +72.000 euro, Kyenge -2.243, Alfano -35.000: classifica dei bilanci elettorali

Letta +72.000 euro, Kyenge -2.243, Alfano -35.000: classifica dei bilanci elettorali

ROMA – Enrico Letta a fare la campagna elettorale ci ha guadagnato: 72.400 euro, per l’esattezza. È la differenza fra quanto raccolto dal candidato Letta per la sua corsa alle elezioni politiche di febbraio e quanto poi speso. Franco Bechis su Libero ha fatto i conti in tasca agli eletti in Parlamento, stilando una classifica fra chi ci ha ricavato e chi ci ha rimesso a farsi eleggere alla Camera o al Senato.

Fra gli eletti in attivo (saldo positivo fra fondi raccolti e spese della campagna elettorale) troviamo Enrico Letta (Pd, +72.400,90 euro), Giuseppe Beretta (Pd, +862,76), Laura Boldrini (Sel, +474,4), Marco Minniti (Pd, +62,37), Dario Franceschini (Pd, +41,48).

Fra quelli a saldo zero Giampiero Bocci (Pd), Jole Santelli (Fi), Stefano Fassina (Pd), Beatrice Lorenzin (Ncd), Nunzia De Girolamo (Ncd).

Fra gli eletti in rosso Cécile Kyenge (-2.243,03 euro) Sesa Amici (Pd, -3.696,73) Maurizio Lupi (-4.996,44) Giampiero D’Alia (-6.178,20), Andrea Orlando (Pd, -13.270,08), Mario Mauro (Sc, -14.703,49), Piero Grasso (Pd, -19.964), Gioacchino Alfano (-24.000), Gaetano Quagliariello (Ncd, -27.459,44), Angelino Alfano (Ncd, -35.041,77), Ilaria Borletti Buitoni (Sc, -59.482,54).

Scrive Bechis:

“Letta non si è sottratto al dovere, e ha fatto la sua bella campagna elettorale. Non ha speso poco, visto il Porcellum: 47.374,25 euro”.

Ma

“ha raccolto la bellezza di 119.775,15 euro di fondi, quasi tre volte le necessità. Un caso clamoroso di politico che fa una campagna elettorale e per ottenere uno scranno da deputato (a cui poi è stata addirittura legata la poltronissima di palazzo Chigi) non solo non spende un cent, ma ne guadagna addirittura 72.400,90. Avrebbe potuto metterseli in tasca e puntare a fare entrare in crisi qualsiasi governo entro un anno, per fare un’altra campagna elettorale e guadagnare altri fondi: con somme così avrebbe vissuto più che dignitosamente in un anno. Ma al governo è andato lui, e così quei 72.400,90 euro sono stati devoluti in beneficienza a più soggetti (uno, misterioso, si è visto donare poco meno di 50 mila euro). Nessuno degli attuali componenti del governo è riuscito a fare bingo come Letta. Altri quattro però sono riusciti a non rimetterci, conquistare una poltronissima e perfino a guadagnare qualche spicciolo in campagna elettorale (fra 41,48 e 862,76 euro). Laura Boldrini ad esempio è arrivata alla presidenza della Camera diventando deputato per la prima volta e mettendosi in tasca 474,4 euro, visto che ha speso meno di quanto raccolto. Guadagnava comunque bene prima di fare il politico: nel 2012 ha incassato 94.304,63 euro netti di stipendio come funzionario Unhcr, più 6.885 euro dal reddito degli immobili posseduti (nel 730 c’è solo questa somma, perché il resto non veniva tassato in Italia). Per scendere in politica ha speso 5,708,70 euro, raccogliendone però dai fan 6.183,10.

Avrebbe dovuto insegnare la tecnica al suo collega Piero Grasso, che invece ha rimesso di tasca sua per diventare senatore (ottenendo poi la poltronissima di palazzo Madama) 19.964,14 euro. Anche lui non le la passava male prima: aveva un reddito lordo di 176.499 euro. Tra chi è riuscito a guadagnare in campagna elettorale ci sono i sottosegretari Pd Giuseppe Beretta e Marco Minniti e anche il ministro Dario Franceschini. Altri 5 membri del governo comunque sono riusciti a chiudere in pari. Tra loro anche il viceministro dell’Economia Stefano Fassina, che in realtà avrebbe guadagnato 12 mila euro, ma ha preferito girarli al Pd laziale. In pari anche due ministre donne: Beatrice Lorenzin e Nunzia De Girolamo. La prima però ha speso zero e raccolto zero. La seconda ha fatto pari spendendo 20 mila euro e raccogliendone altrettanti.

In fondo alla classifica invece Ilaria Borletti Buitoni, che era assai benestante, ma non aveva fan, e ha speso per la sua prima campagna elettorale la bellezza di 59.482,54 euro (tutti in perdita). Ci ha rimesso non poco anche l’ex segretario Pdl e attuale leader del Nuovo centrodestra Angelino Alfano: ha speso 43.514,35 euro e ne ha ricevuti appena 8.472,58, rimettendo di tasca propria più di 35 mila euro. Alfano non sembra un gran fund raiser: dai sostenitori ha ricevuto cash appena 72,58 euro. Gli altri 8.400 euro erano infatti beni in natura: passaggi aerei offerti come contributo da una società privata di aerotaxi che ha trasportato il 22 febbraio Alfano prima da Roma a Napoli e poi da Napoli a Catania in serata…”